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Quella fame di Europa sempre latente, di fronte c'è un'estate ricca di partite internazionali e che porta un ricordo indelebile

di Davide Marchiol

La voglia di Europa a Udine è sempre tanta. D'altronde la storia recente bianconera ha abituato bene tra qualificazioni in Champions League ed Europa League. Senza contare la vittoria della Coppa Intertoto con anche Andrea Sottil tra i protagonisti di quella squadra capace di sollevare un trofeo, cosa non esattamente consueta in Friuli.I palcoscenici internazionali mancano all'Udinese dalla stagione 2013/2014, quando in quell'estate le zebrette vennero eliminate dallo Slovan Liberec ai Play-Off in una partita d'andata dove la porta avversaria sembrava veramente stregata allo stadio Nereo Rocco di Trieste (il Friuli stava vedendo nascere il cantiere per arrivare all'attuale Dacia Arena).

Finito il famoso ciclo Guidolin, l'Udinese è entrata in un ciclo dove c'è stato più che altro da pensare alla permanenza in Serie A, con i sogni europei relegati (giustamente viste le necessità) in un cassetto che però si spera sempre di poter riaprire. Una piccola illusione per esempio arrivò nell'era targata Massimo Oddo, quando, con 5 successi consecutivi, le zebrette raggiunsero momentaneamente l'ottavo posto, proprio alle porte dei piazzamenti Europa League. Poi il famoso tracollo e tutto quello che ne è conseguito.

«Sì ci penso spesso, è il nostro obiettivo pur essendo consapevoli che non si tratta di qualcosa di facile, ma l’abbiamo fatto in passato e vogliamo rifarlo. Abbiamo comunque le risorse di una squadra provinciale e non vogliamo fare il passo più lungo della gamba, come in 125 anni di storia nessuna proprietà ha fatto e questo ha garantito la nostra longevità». Parole di quello che è sostanzialmente il primo tifoso dell'Udinese, ovvero paròn Giampaolo Pozzo, che vorrebbe prima o poi rivivere quelle emozioni vissute ad Atene, Londra, Liverpool, Barcellona, Brema, sia positive che negative, ma che sono rimaste nel cuore di ogni singolo tifoso friulano.

Arrivare in Europa in questo periodo storico è complicato, ma intanto la società ha cercato ultimamente di mettere una piccola toppa a quella voglia latente che è sempre nell'inconscio di tutti, organizzando amichevoli di grandissimo spessore. Bayer Leverkusen, Schalke 04 e Chelsea sono nomi che riportano inevitabilmente la mente a quegli anni d'oro con l'impresa della BayArena, l'amarezza dell'incrocio con l'Ajax, il miracolo (più recente) di Liverpool, il successo sull'Atletico Madrid in Coppa Uefa con le reti di Benatia e Floro Flores... ricordi da brivido, con la speranza prima o poi almeno di riassaggiarli. Intanto godiamoci questa estate, dove la squadra di Sottil potrà prepararsi affrontando compagini di assoluto livello, con i tifosi che, pur con tutte le differenze portate da un'amichevole, potranno godersi lo spettacolo.


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