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Qualità e velocità: così Jankto si è preso l'Udinese

di Federico Mariani

Inserimento, controllo e gol. Così Jakub Jankto ha sbloccato la gara contro l’Inter, illudendo l’Udinese di poter vincere anche contro gli uomini di Pioli. Alla fine i tre punti non sono arrivati, ma il giovane ceco ha confermato di essere una delle rivelazioni nel panorama della Serie A. La rete contro i nerazzurri è la seconda in campionato, dopo il primo centro contro la Juventus. In quell’occasione fu determinante un errore insolito di Buffon, mentre stavolta il merito è tutto suo, caparbio ed intelligente a credere nella progressione di Samir e ad inserirsi per andare al tiro.

Tra la gara contro i bianconeri e quella di domenica ci sono state giornate più o meno redditizie, talvolta esclusioni dall’undici iniziale da parte di Mister Delneri, ma la stima e la fiducia nel ragazzo classe 1996 sono rimaste pressoché immutate. Il tecnico friulano ha continuato a sollecitarlo anche attraverso il dualismo con Hallfredsson, intuendo che una sana rivalità interna potesse far bene ad entrambi i giocatori. Nulla di più vero: l’islandese ha ritrovato la consueta cattiveria agonistica, mentre il giovane rampante ha mostrato una crescita continua ed una rapidità d’apprendimento estremamente veloce. Ed ha confermato i suoi pregi: corsa, visione di gioco, ottima lettura dell'azione e tanta generosità.

La sua esplosione, insieme a quella di Seko Fofana, premiano il mercato estivo dell’Udinese. Bonato è stato bravissimo a pescare dal mazzo due carte molto interessanti, sicuramente vincenti in questa stagione. Ed a questo quadro bisogna anche aggiungere Stipe Perica, sempre pronto a dare il suo contributo. Forse, con un De Paul finalmente ritrovato, il bilancio si trasformerà in un vero e proprio capolavoro. Non resta che attendere. Sicuramente, ora, si potrà ripensare con un sorriso a cosa sarebbe accaduto se, nella scorsa estate, Jankto avesse preso il volo in direzione Lisbona…
 


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