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Quagliarella all'Udinese: o ora o mai più

di Stefano Pontoni

Era il giugno del 2007 quando i tifosi dell'Udinese vissero forse una delle più belle pagine della recente storia del calciomercato bianconero. I Pozzo avevano appena riscatto a sorpresa Fabio Quagliarella, attaccante autore di una stagione straodinaria fatta da tredici perle d'autore in campionato. Gol da centrocampo e in rovesciata avevano stupito addetti ai lavori e grandi squadre, pronte a strapparlo ai suoi proprietari. Le due squadre proprietarie del cartellino, Udinese e Samp, però non trovarono l'accordo per la risoluzione della comproprietà, e andarono alle buste, con i blucerchiati che offrirono 6,5 milioni di euro ma l'Udinese ne messe 7,3 milioni, aggiudicandosi così la proprietà dell'attaccante campano tra l'entusiasmo della piazza. A Udine Fabio continuò a stupire, conquistando partita dopo partita il pubblico friulano, che da lì a poco lo elesse come suo beniamino. Insieme a Di Natale, firmò 12 reti portando l'Udinese in Europa. Nella stagione seguente porta i bianconeri ai quarti di finale di Coppa UEFA contro il Werder Brema, nei quali mise a segno una doppietta che non basta a evitare l'eliminazione. Con 8 goal in Coppa UEFA si classificò al terzo posto nella classifica marcatori dietro Vágner Love e Ivica Olić. Nell'ultima giornata contro il Cagliari, l'ultima giocata con la maglia bianconera, mise a segno il tredicesimo gol in campionato, portandosi a quota 21 gol complessivi in stagione. Prestazioni sempre elevate gli valsero la chiamata del Napoli che i Pozzo accettarno subito. Il 1º giugno 2009 l'attaccante stabiese venne acquistato così dai partenopei. All'Udinese andarono 16 milioni di euro e la seconda metà del cartellino di Maurizio Domizzi, che non servirono però più di tanto a colmare il vuoto lasciato.

Ora, dopo tante stagioni, Udine torna a sognare un clamoroso ritorno. Quagliarella, oramai ai margini nel Torino, è sul mercato. E' però almeno da un paio di anni che si sogna questa operazione. Già nel gennaio prima e nel luglio poi del 2015, l'Udinese aveva provato a farsi avanti per riportarlo a Udine, trovando però la dura opposizione di Cairo. Oggi però, con l'arrivo di Immobile in maglia granata, anche per Cairo Quagliarella non è più incedibile, anzi se arrivasse un'offerta giusta sarebbe il primo a volerlo cedere. Quello che era fino a poco tempo fa un simbolo ora è diventanto un giocatore ostile ai tifosi, messo alla porta dalla società e in cerca di una squadra che possa ancora credere in lui.

Con i tifosi bianconeri, al contrario, il clima è assolutamente ottimo poiché ha lasciato un buon ricordo di sè. O ora o mai più Quagliarella può rivestire la maglia dell'Udinese. Certi treni passano solo una volta. Ora c'è l'occasione e va colta. Un affare che serve e che non è solo nostalgia. A giugno infatti i bianconeri dovranno vedersela con il ritiro di Totò Di Natale e si ritroverebbero senza un uomo simbolo: chi meglio di lui per ricoprire questo ruolo? Quando in passato si è pensato ad un giocatore in grado di caricarsi sulle spalle la pesante eredità di Totò, si è sempre fatto il nome di Fabio Quagliarella. Il suo arrivo poi ridarebbe grande entusiasmo ad una piazza che ha fame di emozioni dopo tre stagioni apatiche. Il calcio infatti non è solo soldi e affari, lo capiscano i Pozzo, ma è anche una questione di chimica e di sentimenti. Lasciarsi scappare Quagliarella per farlo accasare alla Fiorentina o alla Samp, altre squadre che in queste ore lo hanno cercato, sarebbe un errore grossolano ed imperdonabile.

Questa volta poi non si può dire che è il giocatore a non voler venire a Udine e a preferire altre piazze. Quagliarella infatti ha sempre dichiarato di voler bene alla città e ai tifosi, sognando magari un finale di carriera con questa maglia. A Udine Fabio ha ancora tanti amici e tanti affetti e verrebbe di corsa se arrivasse una chiamata.

Una volta Giampaolo Pozzo in un'intervista affermò di fare tutto il possibile per riportare a casa Quagliarella e che per lui le porte dell'Udinese sono sempre aperte. Ora quindi prenda in mano la situazione e dimostri di tenere a questa maglia e non solo ai soldi che produce. La socità con il nuovo stadio aveva promesso un grande colpo e Quagliarella lo è.


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