Prima conferenza per Delneri: "Buoni innesti ma serve una punta, un'alternativa a Widmer ed una a De Paul. Così ce la potremo giocare con tutti"
Tante idee e buoni propositi per mister Delneri nella prima conferenza stampa della stagione.
Il primo obiettivo di mercato resta la punta. Potrebbe essere Thereau la soluzione “fatta in casa”?
"Non penso che possa fare proprio la prima punta, certamente può essere un giocatore che può portarsi alla conclusione più spesso, facendo meno chilometri. Sarà compito suo mantenere brillantezza, per poter essere lucido in fase conclusiva. Vogliamo allargare la rosa, dobbiamo avere soluzioni in più. Confido che Thereau stia bene tutto l’anno, se lui ha questa cultura nuova di finalizzare e basta può spendere meno. A lui piace muoversi molto, finchè fa 13 gol può anche andare bene così. Battute a parte secondo me ha il gol tra le sue caratteristiche. Cyril ha componenti tecniche e fisiche che gli consentono di essere forte in fase di finalizzazione sia di destro, che di sinistro ma anche di testa. Giocatori da 20 gol ce ne sono 5 in Italia. Le reti devono arrivare anche dal centrocampo, da tutto l’attacco, servono reti da parte di tutta la squadra. Stiamo cercando una punta, così come altri giocatori in altri reparti. Il mercato non è facile, dobbiamo cercare il giocatore giusto alle condizioni giuste. L’Udinese si sta comportando bene nelle sue scelte".
Il claim della campagna abbonamenti “Daremo l’anima” è una responsabilità in più?
"Noi ci siamo presi responsabilità già l’anno scorso. Vogliamo avere senso di appartenenza, sudare la maglia. Qualche domenica anche se vuoi dare non riesci. Ma lo slogan deve accomunare squadra e tifosi. In altri ambienti si preferisce il tiki-taka, noi non possiamo pretendere di combattere solo tecnicamente, dobbiamo combattere con intensità, fisicamente. Essere aggressivi per tutti i novanta minuti, con atteggiamenti di squadra: dare l’anima in campo con attenzione e appartenenza".
Come commenta la cessione di Felipe?
"La cessione di Felipe è stata una situazione improvvisa, ma ha scelto una strada diversa, dove l’allungamento del contratto ha avuto una valenza importante. Per il professionista credo abbia fatto la scelta giusta. Il calcio di oggi è fatto così, noi dobbiamo cercare alternative, cercando di costruire qualche giocatore e chiudere una pagina che ha prodotto uno scompenso nell’immediato ma anche un allontanamento che ha accontentato tutte le parti. Io faccio l’allenatore, sono convinto che non sia il singolo a fare la squadra. Ringraziamo Felipe per ciò che ha fatto ma andiamo avanti".
Volti nuovi in ritiro, dove andrà ancora migliorata la squadra?
"Ci sono stati inserimenti interessanti, conosciamo le qualità dei nuovi innesti. La squadra con esperienza di gioco ce l’ho già, ma dobbiamo completare l’organico. Nessuno ha la sicurezza del posto in squadra, se lo dovranno sudare per raggiungere obiettivi importanti. Credo sarà un campionato più difficile di quello passato. La salvezza dovrà essere l’obiettivo iniziale, consapevoli che in nessuna gara si parte battuti. Oltre alla punta serviranno una alternativa a Widmer e una a De Paul. Ma fino ad ora le scelte sono state fatte con grande attenzione. Servira competizione nel campionato ma anche a livello settimanale nel corso degli allenamenti per cercare la maglia da titolare".
Si riparte dai giovani o dallo zoccolo duro?
"Penso che l’allenatore debba essere credibile, i giocatori esperti come Danilo, Thereau, Widmer, Hallfredsson all’interno dello spogliatoio devono continuare a portare questo concetto. Ho ottenuto da parte loro grande disponibilità, in campo poi sono i giocatori a fare la differenza. I ragazzi sono in crescita, confido che i giovani possano maturare insieme ai più maturi. Il Friuli è un paese di lavoro, noi dobbiamo faticare per ottenere risultati importanti, con dedizione. La crescita passa anche dal legame con il pubblico, chi arriva qui deve capire l’importanza di questa maglia. E’ giusto puntare sui giovani, ma non comprare tanto per, andiamo avanti per la nostra strada, con la nostra filosofia. Avremo qualche difetto ma anche tanti pregi".
Alcuni giocatori come Widmer sono chiacchierati sul mercato. Come si pone su questo argomento?
"Stamattina ho fatto un discorso alla squadra. Quando mettiamo la maglia dell’Udinese apparteniamo a questi colori. Tutti devono lavorare con la testa a Udine. Widmer pensa all’Udinese e di rimanere, il futuro si vedrà. Al momento ci manca una alternativa, se dovesse partire ne serviranno due".
Confida di ritrovare tutti i Nazionali entro l’inizio del ritiro?
"Aspetto tutti i nazionali per domenica, confido che rientrino anche prima. Sono giovani e rientrerebbero prima in un circuito di conoscenza. Nessuno regala nulla, per loro sarà una annata importante. Il tempo è tiranno, tra un mese ci sarà già la Coppa Italia e bisogna togliere la ruggine. Bisogna mentalizzarsi sulla nuova stagione. L’anno scorso c’erano dei punti di domanda, adesso alcuni ragazzi saranno titolari e non più emergenti, dovranno confermarsi e sarà molto più complicato migliorarsi. Esordire è facile, mantenere il posto lo è molto di meno. Jankto e Scuffet hanno 30 gare in Serie A, io ho dovuto aspettare parecchio per raggiungerle".
Quest’anno parte dall’inizio, sarà un vantaggio?
"Riparto con motivazioni importanti, potendo lavorare sul particolare con i tempi giusti. Abbiamo preparato amichevoli ravvicinate proprio per questo. A me è sempre piaciuto partire dall’inizio, c’è molta più pressione quando si entra in corsa".
Per la sostituzione di Felipe potrebbe essere Samir il nuovo titolare in mezzo?
"Samir io lo vedo esterno, ha fatto benissimo lì. Se ho tutto il gruppo a disposizione io lo vedo in quel ruolo, in emergenza può fare il centrale. Avrà anche a fianco Pezzella per continuare il percorso di crescita. Nuovi centrali? Sto valutando due giocatori in prova, Musavu-King e Bochniewicz, sono mancini e nel mercato non vedo grandi pedine, vedremo le risposte del campo".
Il primo match sarà quello di Coppa Italia, un obiettivo che per l’Udinese sarà sensibile?
"Le prime partite sono sempre punti di domanda, bisogna stare attenti. E’ un obiettivo dell’Udinese passare il turno di Coppa Italia, ma nel calcio non ci sono partite facili. Le competizioni a livello nazionale vanno sempre considerate con il giusto peso. Lavoriamo per ottenere risultati fin da subito, che ci possono dare fiducia in vista del campionato. Anche le amichevoli saranno importanti in questo senso, per gioco e miglioramenti".