Pradè: "Una punta? No, cerchiamo un esterno offensivo di sinistra. Teo alla ripresa tornerà in gruppo, Badu e Samir rientreranno a fine febbraio"
Il direttori Daniele Pradè ha rilasciato quest'oggi una lunga intervista al Messaggero Veneto, toccando diversi punti, tra i quali anche il mercato di gennaio. Queste le sue parole:
"Una punta? Non ci serve. Oggi la nostra intenzione è acquistare un esterno sinistro per la mediana a cinque con caratteristiche offensive. Teodorczyk è arrivato con dei problemi che si portava dietro già dal mondiale e che purtroppo invece che attenuarsi si sono aggravati. Si è ritrovato alle prese con un'ernia inguinale bilaterale dalla quale sta uscendo. Ricordiamoci che è un attaccante che ha segnato 37 gol nelle due ultime stagioni all'Anderlecht. Rientrerà in gruppo alla ripresa della preparazione. Badu e Samir? Non li riavremo prima di fine febbraio."
"Mai avrei immaginato di ritrovarmi in questa situazione. La qualità dei singoli è alta e non riuscivo a trovare motivazioni a quello che ci stava succedendo. Con i giovani però ci vuole tempo, pazienza e condivisione. Oggi dopo cinque mesi posso dire che siamo diventati una squadra":
Il cambio di allenatore a novembre ha "una motivazione ben precisa: Julio, come ho già detto, diventerà un grande allenatore, ma a arrivati a quel punto non potevamo non pensare al risultato sportivo. Eravamo reduci da un punto in sette gare, eliminati dalla Coppa Italia: nella testa dei giocatori, non tanto in quella dei dirigenti, si innescano delle scorie negative. A quel punto dovevamo per forza di cose cambiare. Sotto accusa la preparazione fisica? Sono filosofie di lavoro diverse, una spagnola e una italiana. Si sa che la nostra richiede sempre un lavoro atletico più intenso"