Pordenone - Ascoli 2 - 1: La legge del Friuli non perdona. Ramarri consolidano il secondo posto
La squadra di mister Tesser batte meritatamente l'Ascoli per 2 a 1 con goal di Burrai e Strizzolo nel primo tempo nonostante il brivido finale per i neroverdi che subiscono, nei minuti finali della partita, il goal di Cavion che accorcia le distanze. I friulani con questa vittoria blindano il secondo posto portandosi a + 5 sulla terza in classifica e si regalano un dolce natale in attesa di tornare in campo il 26 dicembre contro la Salernitana.
Primo tempo giocato ad altissimi ritmi dai ragazzi di Tesser. Il miracolo di Di Gregorio nei primissimi minuti sveglia i ramarri che iniziano a macinare gioco e trovano il vantaggio grazie all'eurogoal di Burrai. Il numero 8 ramarro, su assit di Zammarini, toglie le ragnatele dall'incrocio dei pali con un tiro di interno a giro. L'Ascoli non riesce a reagire e subisce il raddoppio di Strizzolo che batte Leali con un colpo di testa su assist di Ciurria. Nel secondo tempo il copione non cambia, i ramarri conducono la partita e non rischiano nulla, abbassando i ritmi e gestendo la palla come solo le grandi squadre sanno fare, gettando alle ortiche alcuni contropiedi importanti. Il calcio non perdona questi errori e, nel finale, i fantasmi di un'immeritata rimonta sembrano aleggiare sul campo dopo che Cavion batte Di Gregorio sfruttando la perfetta imbucata di Da Cruz. Il Pordenone tuttavia non perde la testa, mantiene il controllo della partita e non rischia più nulla fino alla fine.
La squadra dimostra, soprattutto tra le mura amiche, di essere pronta per ricoprire il ruolo di "grande" della serie cadetta. I suoi tifosi ci credono e rispondono alla chiamata alle armi del presidente Lovisa di qualche settimana fa con 4000 tifosi giunti da Pordenone per seguire i loro eroi. L'affetto dei tifosi viene ripagato alla grande da De Agostini e compagni che ora devono chiudere il migliore anno della loro storia calcistica con due partite utili a prendere consapevolezza che il sogno, sebbene ancora lontano, non è più un miraggio irraggiungibile ma qualcosa di concreto e alla portata di questi ragazzi e del loro allenatore.