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Ora Donadoni non è impossibile

di Davide Marchiol

Vi avevamo raccontato nei mesi scorsi del perchè l'ipotesi Roberto Donadoni fosse una pista impercorribile, visto il biennale firmato con lo Shenzen solo a luglio e il faraonico contratto da 5 milioni che i cinesi gli avevano messo sul banco. Ora però le carte in tavola sono cambiate. L'unica ipotesi che avrebbe potuto rendere la strada Donadoni effettivamente percorribile sarebbe stata quella di un esonero, o comunque di un mancato raggiungimento degli obiettivi, cosa che avrebbe aperto le porte a un suo cambio di squadra. Proprio in questi giorni l'ipotesi si è verificata.

Lo Shenzen infatti è alla fine retrocesso, quindi Donadoni non è riuscito nell'impresa di salvare la squadra cinese. C'è da capire ora cosa vorrà fare la società. Un esonero sarebbe molto costoso, perchè vorrebbe dire tenere il tecnico vincolato, continuando a rispettare il pesantissimo contratto, con in aggiunta un nuovo tecnico. È molto probabile che le due parti si incontrino e arrivino a una decisione: o si continua insieme o l'ex Bologna sarà liberato. La seconda ipotesi, visto che, con tutto il rispetto, la Serie B cinese non è particolarmente affascinante, sembra la più probabile.

Proprio in questo si potrebbe inserire l'Udinese. Donadoni è stato per anni il capo allenatore di Gotti, quindi il sodalizio è perfetto. Inoltre il tecnico era stato spesso avvicinato dai Pozzo, in particolare prima della sua avventura a Bologna, quando Colantuono salvò la panchina battendo al Friuli il Frosinone grazie a una punizione di Ciccio Lodi. Il matrimonio potrebbe essere stato solo rimandato. Il mister rappresenterebbe il profilo ideale per un progetto a medio lungo termine e troverebbe a Udine già pronto uno dei suoi uomini di fiducia. Sicuramente nei prossimi giorni se ne parlerlà, ma dopo la Lazio forse la situazione allenatore in casa bianconera potrebbe risolversi.


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