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Non ci resta che pregare

di Stefano Fabbro

Come un po' tutti si aspettavano contro la Lazio è arrivata l'ottava debacle consecutiva, record storico per la formazione bianconera che ormai sembra essere entrata in una di quelle crisi senza fine. Sembrano frasi e parole fatte, ma la realtà è che davvero qui in Friuli nessuno ha la minima idea di come l'Udinese possa risollevarsi da questa caduta libera che la sta risucchiando piano piano nelle zone molto pericolose della classifica, facendo ricomparire fantasmi che con l'arrivo di Oddo sembravano essere scomparsi. 
La sconfitta di ieri contro la forte, fortissima squadra di Simone Inzaghi potrà anche fare meno male rispetto alle altre sette visto il valore dell'avversario, ma quando si perde per l'ottava volta consecutiva non possono esistere alibi, non possono esistere spiegazioni o rassicurazioni, bisogna solo recitare un lunghissimo mea culpa ed entrare nell'ordine delle idee che se qualcosa non cambia questo finale di stagione può diventare in pochissimo tempo da negativo a drammatico.In zona retrocessione persino il Verona fa punti, con Spal e Crotone che non mollano di un centimentro e che adesso sono solo a sei lunghezze dalla squadra di Oddo, con la squadra di Zenga che verrà affamata di punti a Udine e sinceramente solo pensare a certe cose fa salire tanta rabbia e tristezza dopo che fino a febbraio in questa piazza si parlava addirittura d'Europa. 
Contro i biancocelesti l'unica buona notizia è rappresentata dal ritorno di Lasagna, ottavo gol in campionato per l'ex Carpi, con lui almeno venti minuti di calcio si sono visti, per poi consegnarsi alle Aquile di Roma che nella ripresa hanno pensato più a riposarsi che altro, perchè altrimenti non saremmo qui a commentare una sconfitta di misura che sempre zero punti porta ma che ha permesso ai "giocatori" di prendersi gli applausi di un commovente STADIO FRIULI, a testimonianza che l'Udinese è solo dei suoi tifosi, i quali, a differenza di altri, l'anima per questi colori ce la mettono sempre, nonostante tutto. 
Adesso inizia l'ennesima settimana di agonia per i tifosi friulani, sabato si andrà a Cagliari, per una sfida che si avvicina all'ultima spiaggia per entrambe le squadre visto che neanche i sardi se la stanno passando bene...siamo solo a lunedì ma io ho già tanta paura, perchè affidarsi a questa squadra, se così si può chiamare, non si può e allora non ci resta che pregare, orma l'unica arma rimasta per salvare la nave che affonda. 


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