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Non arriva la sesta vittoria ma sono sei senza perdere. Va bene anche così

di Paolo Minotti

Avremmo voluto vedere la sesta vittoria consecutiva, invece è arrivato il sesto risultato utile consecutivo, tanta roba ugualmente per questa Udinese che contro il Chievo non ha particolarmente brillato ma ha ottenuto il primo pareggio di questa stagione.

La squadra di Oddo nel primo tempo non è per niente piaciuta ed sembrata essere scesa in campo più con la paura di vincere che di volerlo fare effettivamente, lasciandosi sorprendere dai clivensi che hanno trovato troppi spazi specialmente in mezzo al campo.

Forse la responsabilità di continuare a vincere si è fatta sentire eccessivamente e la preoccupazione di perdere è prevalsa.

Diciamocelo chiaramente però, dopo un mese ad alti livelli una flessione così ci può stare, in virtù anche di due importanti assenze come quelle di Behrami e Adnan che si sono fatte particolarmente sentire.

Pezzella seppur sia stato fondamentale nell'azione del gol è stato spesso incerto ed impreciso, così come Fofana, limitato nel ruolo di centrale. E forse era prevedibile, come la difficoltà di Nuytinck  di impostare da destra. Questa volta forse ci si poteva aspettare qualcosa di diverso.

L'Udinese è migliorata un po nel secondo tempo, anche se particolari occasioni da gol non ne ha create ma ha invece vanificato un paio di contropiedi che potevano essere gestiti meglio, specialmente con De Paul, geniale in certe occasioni, ingenuo in altre, in particolare quando si trattava di fare l'ultimo passaggio.

L'Udinese prima della sosta invernale chiude a 28 punti e anche se non è arrivata la sesta vittoria, sono sei senza perdere. Va bene anche così.

 


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