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No, la sconfitta contro la Lazio non ha minato le nostre certezze. A Bologna per i tre punti

di Stefano Pontoni

No, la sconfitta contro la Lazio non ha minato le certezze di un'Udinese in crescita. Si riparte da quanto di buono fatto in questa prima parte di campionato, con la consapevolezza che a Bologna si può fare risultato. Come a Chievo, serve una squadra senza paura, senza timore, capace di essere corsara in trasferta, di colpire quando l'avversario meno se l'aspetta. 

Tre punti oggi vorrebbero dire moltissimo, vorrebbero dire mettere altro fieno in cascina prima della Juve, della sosta e di una serie di impegni ravvicinati in salita contro le big. Punti che farebbero bene non solo al morale, alto nonostante il passo falso di mercoledì, ma soprattutto alla classifica e che permetterebbero di lasciare dietro una diretta concorrente per la zona salvezza. 

Una partita alla portata dei bianconeri. I felsinei, che con Inzaghi alla guida non è che proprio abbiano entusiasmato, sono una squadra che sembra essere costruita male, con lacune in diversi reparti. L'Udinese è tutt'altra cosa, pare già, seppure siamo solo al 30 settembre, un gruppo più solido, con una propria identità di gioco.

Che partita dovranno fare gli uomini di Velazquez? Sicuramente sarà una sfida nello stile di quella con il Chievo, con l'Udinese che aspetterà l'avversario per poi colpirlo in contropiede, l'arma migliore a disposizione. Per questo la velocità di Lasagna, titolare al centro dell'attacco, se ben innescata da un De Paul fresco di convocazione Albiceleste, può risultare determinante. Può essere questa la partita, come lo fu la passata stagione, del rilancio di KL15.

 


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