Nestorovski ha finalmente il permesso di sbloccarsi, ora che ci sono anche i gol lui e Okaka devono condurre l'Udinese fuori dalle sabbie mobili
Premessa doverosa, l'Udinese nelle sabbie mobili c'è finita da sola, andando a perdere in casa contro il Brescia, pareggiando con la SPAL ultima in classifica (se salvezza sarà oltre alla statua di Di Natale e Zico servirà anche quella di Musso) e andando a perdere a Genova contro un Sampdoria che stava svolgendo il compitino. Può essere chiunque l'allenatore, così come può essere uno qualsiasi il modulo, gli errori che vediamo sono dannatamente e maledettamente gli stessi: o ingenuità in area regalando un rigore o partita condotta bene e poi rovinata da un rosso evitabile (per gli scettici rivedere lo schiaffo di De Paul a quel non certo simpaticissimo Candreva). Detto questo, arriva dicembre, mese dei match contro le grandi con in aggiunta la "sorpresa" del campionato Cagliari, virgolettato perchè con il mercato fatto lo stupore è relativo, le scommesse fatte sono state stravinte e i sardi macinano bel gioco.
Inutile pensare a quanti punti avrà l'Udinese nel 2020, le partite vanno giocate prima, certo è che sulla carta era più facile fare più punti nelle partite con SPAL e Sampdoria che in quelle con Napoli e Juventus, ma si sa la carta è fatta per essere stracciata, quindi su il morale e speriamo che la banda guidata per ora, ci tocca ancora usare il dubitativo, da mister Gotti reagisca alla bastonata presa a Genova. Dopo la punizione di Gabbiadini e l'espulsione la reazione c'è stata, il rigore invece è parso pesare un po' di più, anche se i friulani ci hanno provato fino all'ultimo, con Lasagna che si è mangiato il gol del pari. Ecco appunto, l'unica nota realmente positiva forse arriva dall'attacco, dove finalmente Nestorovski si è sbloccato. O meglio, ha avuto il permesso del VAR per sbloccarsi. Alla quarta volta nessuno ha avuto da ridire sul suo centro. Teoricamente il macedone sarebbe paradossalmente il capocannoniere della squadra, ma vuoi una palla carambolata sul braccio di un compagno, vuoi per questione di millimetri, si è visto annullare tre marcature di fila. Probabilmente è record.
Il macedone si è innervosito molto dopo la terza rete annullata, ma purtroppo ora che c'è il VAR il discorso fuorigioco dubbio o chiaro non esiste più. Si tracciano le linee e se il millimetro è fuori posto si cancella tutto, come giusto che sia. Il nervosismo sembrava avergli fatto perdere lucidità, invece l'ex Palermo alla prima vagante si è preso la responsabilità, ha fatto qualche metro e ha scaricato in rete, con Audero che, coperto, è intervenuto in ritardo. Finalmente il tabù è rotto. Dispiace molto per Lasagna, il ragazzo è il capitano della squadra, nell'anno di Delneri, Oddo e Tudor è andato in doppia cifra salvandoci, ma è evidente che in campo, almeno per quanto riguarda il reparto offensivo, i veri trascinatori sono Okaka e, appunto Nestorovski che, dopo tante occasioni in cui è girata male, finalmente si è sbloccato in bianconero. Questo non vuol dire che loro due debbano annullare KL15, l'ex Carpi in contropiede resta arma utilissima, certo però che per una squadra che vuole giocare palla bassa e fraseggiando molto, come sembra averla impostata Tudor, il macedone e l'ex Watford sembrano essere gli uomini più adatti e lo sembrano anche per quanto riguarda l'atteggiamento in campo, con urla verso i compagni, incitamenti, segnali di un gruppo che per ora non sempre si è visto. Okaka-Nestorovski, da qui l'Udinese deve iniziare la sua scalata alla fine dell'anno solare.