Mliner: "Spero di esordire presto, ora pensiamo al Catania"
Ospite negli studi di Udinese Channel è il giovane croato Frano Mlinar che parla della sua avventura a Udine e del momento della squadra: "Spero di esordire presto. Aver visto Widmer e Bruno esordire è un buon segnale per me. Spero che il mio momento arrivi presto".
Come ti spieghi la sconfitta di ieri?
"La partita è andata malissimo per noi. Abbiamo perso in casa, davanti ai nostri tifosi. E' vero che l'inter è una squadra molto forte, ma non possiamo perdere 3-0 in casa. Ora dobbiamo andare avanti e pensare al Catania. In questa settimana dobbiamo lavorare bene, crescere, pensare a cosa abbiamo fatto male contro l'Inter e migliorare. Sappiamo qual è il nostro obiettivo e dobbiamo arrivare presto ai 40 punti".
Questa era un'Inter diversa rispetto all'anno scorso... Cosa vi siete detti con Kovacic?
"Guidolin ci aveva detto che era un'altra Inter rispetto a 5 mesi fa. Ho parlato con Kovacic e abbiamo parlato un bella della nostra situazione a Udine e all'Inter. Lui mi ha detto che non è facile all'Inter, con Mazzarri che ha fatto bene a Napoli, allentore che ha grandissime qualità e che si aspettano molto da lui".
Perchè hai scelto il 14?
"Il mio idolo è Luca Modric, lui usava il 14 e ho scelto per questo il numero".
Ti aspettavi tanto affetto dai tifosi?
“Non mi aspettavo tanto affetto dai tifosi. Pensavo che nessuno mi conoscesse e questa è stata una sorpresa per me".
Calcio di punizione la tua specalità?
"Si mi piace. Ma qui ce ne sono tanti bravi come Di Natale e anche Lazzari. Devo aspettare il mio turno".
Sogni la maglia della Nazionale maggiore?
"Ho fatto tutta la trafila nei settori giovanili della Nazinale con più di 50 presenze. Il mio sogno è quello di un giorno indossare la maglia della Nazionale maggiore".
Cosa hai provato quando ti hanno portato a Udine?
"L'ho saputo a gennaio che venivo qui e subito ho detto si. E' una grande occasione per crescere e migliorare per diventare un grande calciatore nel campionato italiano, uno dei migliori campionati del mondo".
Come è il rapporto con gli altri croati in squadra come Bubnjic e Kelava?
"E' stato bello arrivare tutti e tre insieme. Abbiamo trovato Basta e Brkic che sono serbi ma parliamo una lingua simile e stiamo sempre insieme".