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Mercato giovane e made in Italy: ecco cosa porterà Bonato

di Federico Mariani

Si volta pagina in casa Udinese. L’arrivo ufficiale di Nereo Bonato nel ruolo di direttore sportivo fa il paio con l’approdo in bianconero del tecnico Giuseppe Iachini. È inevitabile che intorno all’Udinese 2016/17 ci sia già una certa curiosità. C’è la voglia di dimenticare in fretta l’ultima deludente stagione. Forse è troppo pretendere di tralasciare le sofferenze dell’annata da poco trascorsa, ma certamente si può iniziare un nuovo ciclo.

Bonato ha legato le cinque stagioni più importanti della sua carriera al Sassuolo. Con i neroverdi ha costruito un ciclo incredibile. È passato dalla squadra allenata da un giovane Pioli, con Zampagna in attacco, al recente Sassuolo di Zaza e Berardi. Il target comune di questa fruttuosa esperienza è stato l’acquisto e la valorizzazione di giovani talenti, principalmente italiani. Per farlo si è appoggiato spesso ai club più importanti del nostro calcio, come Juventus e Roma, che frequentemente giravano i loro baby campioni alla società emiliana. Qui i ragazzi sono sempre stati liberi di crescere senza pressioni. Questa strategia ha dato i suoi frutti nel corso delle ultime stagioni, in cui il Sassuolo è diventato una realtà incredibile all’interno del panorama italiano. La conquista del pass per i preliminari di Europa League è semplicemente la conseguenza di una programmazione straordinaria.

Probabilmente Bonato, l’autore della favola emiliana, potrebbe porre le basi per rilanciare l’Udinese così come fece sei anni fa con la squadra di Squinzi. È presto per trarre conclusioni: il nuovo direttore sportivo deve confrontarsi con il tecnico Iachini, prima di intervenire sul mercato. Guardando al passato di Bonato, dobbiamo aspettarci una rosa più giovane e costruita con il made in Italy. Probabilmente la scelta di puntare su di lui è anche un incentivo a ricreare un nucleo azzurro interno ad uno spogliatoio sempre più multietnico.

Certamente le operazioni dei bianconeri saranno indicative sulle potenzialità della squadra nella prossima stagione e potrebbe anche raccontare qualcosa di più sull’impegno futuro dei Pozzo. Un mercato condotto all’insegna del risparmio e di ritocchi minimi sulla rosa dell’Udinese può far pensare ad un disimpegno della storica famiglia friulana nei confronti della società, a vantaggio del Watford. Al contrario, una ristrutturazione della squadra sarà un segnale importante di fiducia da parte dei Pozzo. In ogni caso c'è lui, Nereo Bonato, che, dal canta suo, può contare su una grande esperienza maturata con squadre dal budget non sconfinato e sugli ottimi rapporti costruiti in anni di lavoro. È già un punto di partenza importante per provare a replicare quanto di buono fatto in Emilia, possibilmente integrando quel progetto con la filosofia dei Pozzo. Questo sarà sicuramente l’aspetto più difficile ma anche affascinante della nuova sfida di Nereo.
 


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