Mateschitz, la Red Bull, il terremoto Brexit: una serie di eventi che può riscrivere la storia dell'Udinese
Prima l'interessamento prepotente di Dietrich Mateschitz e del suo colosso Red Bull, poi la Brexit e la possibile uscita della Premier League dal panorama europeo. Una serie di eventi che potrebbero riscrivere in poco tempo la storia dell'Udinese. Dopo trent'anni l'avventura della famiglia Pozzo alla guida della società bianconera potrebbe essere giunta al termine.
L'idea di una possibile cessione del club è da molto tempo che è entrata nella testa di Giampaolo, ma soprattutto di Gino. Il vecchio Paròn, ancora innamorato di quella che è stata la sua creatura più bella, vorrebbe continuare alla ricerca di altri importanti traguardi e di quel tanto agognato salto definitivo di qualità nel calcio che conta. Dall'altra parte il figlio che, da abile imprenditore, fiuta che gli affari grossi sono da altre parti e che forse è meglio fare le valigie e andarsene. Nel mezzo tre stagioni fatte di risultati fallimentari e un rapporto con i tifosi che si è incrinato per sempre.
Nel frattempo è arrivato l'interesse concreto del colosso austriaco delle bibite energetiche. La Red Bull con quel suo patrimonio inimmaginabile, pronta ad investire per portare ai vertici l'Udinese. Soldi, tanti, per provare a vincere qualcosa di importante. 90 o forse anche 100 milioni cash, questa la ghiotta offerta da prendere o lasciare ai Pozzo. Smentite non sono arrivate da nessuna delle due parti e le trattative sembrano essere tanto avanzate da far arrivare i vertici RB in città per chiudere l'affare. Dall'altra parte gli aspetti negativi e la paura dei tifosi di veder mercificata la loro grande passione. Il Toro Rosso altrove dove è andato ha monopolizzato ogni cosa, cancellando storia e identità dei vari club di cui si è impossessato.
Nel mezzo di tutto questo frastuono la bomba Brexit e un destino Oltremanica dei Pozzo che si fa incerto. La nuova Premier League potrebbe diventare un terreno d'azione assai difficile o un’occasione economica da non lasciarsi sfuggire. La Premier e tutta la sua ricchezza tremano e paradossalmente i Pozzo potrebbero tornare a puntare sulla sicura Udine degradata al momento a satellite. Nei momenti di difficoltà però è cosa nota che gli speculatori ci guadagnano sempre e i Pozzo, la cui base finanziaria e societaria da molti anni è Londra, non vogliono perdere la possibilità di guadagni spropositati e impossibili a queste latitudini.
Tra dieci giorni la stagione riparte in quello del Brusechi. Una stagione che partirà come non mai tra mille incertezze. Di sicuro c'è Iachini e una sessantina di convocati da allenare e valutare. Il tempo corre.