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Manca il marchio di fabbrica dell'Udinese di Sottil: se fosse programmato?

di Alessandro Vescini

Sono bastate tre partite di campionato per far crescere i dubbi sull'Udinese 2023/2024. La rosa è cambiata tanto ringiovanendosi con tanti elementi potenzialmente di livello e nelle prime uscite si è visto quanto i bianconeri non siano ancora del tutto pronti ad affrontare questa stagione. Ma andando oltre i discorsi tecnico-tattici, quello che più manca è il marchio di fabbrica della Sottiludinese: ritmo e intensità. L'anno scorso difficilmente i bianconeri sbagliavano l'approccio alla gare, mentre ora si fa fatica a entrare in partita. 

6 chilometri corsi di squadra in meno rispetto alla Juventus, 3 rispetto al Frosinone e solo 1 in più della Salernitana (grazie alla reazione nervosa chiesta dall'allenatore dopo la brutta sconfitta in casa). C'è da preoccuparsi che dopo tre giornate di campionato l'Udinese non sia pronta dal punto di vista fisico? Poniamo la domanda da un altra prospettiva: e se questa condizione fisica faccia parte di una preparazione programmata? Mi spiego meglio. 

Un anno fa di questi tempi si parlava di un'Udinese in grado di mettere in difficoltà chiunque, capace di colmare il gap tecnico con le big correndo di più e con un'intensità difficile da pareggiare. Questo grazie a una preparazione fisica "leggera" in ritiro che ha permesso ai ragazzi di Sottil di arrivare pronto all'inizio del campionato. Ma poi cos'è successo? Tralasciando l'infortunio di Deulofeu, la squadra è sembrata progressivamente sempre più stanca e da aprile in poi le criticità sono emerse. 

Quindi ripropongo la domanda: e se fosse tutto programmato? Il ritiro in Austria ha permesso a Sottil di preparare la squadra con carichi pesanti di lavoro che, ancora oggi dopo tre partite, non sono stati smaltiti del tutto. Questo per fare in modo che i bianconeri arrivino a dicembre-gennaio nel pieno della forma che permetterà di arrivare fino in fondo. "Sono sereno, li alleno tutti i giorni, per tante cose questa squadra deve ancora conoscersi e assemblarsi. Si combatte fino alla fine", ha dichiarato l'allenatore in conferenza stampa dopo il pareggio con il Frosinone. Fiducia quindi a Sottil e ai ragazzi e ripetiamo il mantra di questa stagione ancora una volta: Tempo, ci vorrà tempo


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