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Mai come quest’anno, il mercato è penalizzante per gli allenatori

di Mirko Mauro

L’abbiamo detto e ribadito molte volte: questa non sarà una stagione come le altre. La presenza del Mondiale in Qatar tra Novembre e Dicembre ha scombinato diversi piani nei vari campionati, tra cui la creazione dei calendari, che hanno visto un inizio decisamente anticipato rispetto al normale. Per quanto riguarda la nostra Serie A, basti pensare che normalmente i turni disputati alla fine di Agosto sono sempre stati uno o massimo due. Questa stagione invece, al 31 di Agosto, vedrà già disputate ben quattro giornate di campionato. Anche il mercato, in questo senso, avrà un peso decisamente diverso sulle squadre ma soprattutto sugli allenatori e sul loro lavoro. Il termine finale del mercato non è cambiato: la fine infatti è stata confermata al 31 Agosto. Non è però il termine ultimo in sé per sé il problema principale, quanto tutta la situazione circostante. Il primo turno di campionato si è concluso nella serata di ieri, e di giorno in giorno si sentono sempre più nuove voci di mercato, di probabili partenze e nuovi arrivi che andranno inevitabilmente a modificare il modo di lavorare degli allenatori in primis, ma anche le intere prestazioni di una squadra. Pensiamo infatti ad una società che si trova in ritiro in una determinata situazione, preparando il precampionato con certi giocatori e certi schemi di gioco, quando poi a campionato già iniziato, rischia di ritrovarsi giocatori in partenza e nuovi arrivi che dovranno integrarsi nel nuovo gruppo a preparazione già conclusa.

Nel caso specifico dell’Udinese, ad esempio, possiamo identificare queste situazioni nella cessione di Udogie al Tottenham (anche se il numero 13 bianconero resterà ancora ad Udine in prestito per un altro anno) e in quella sempre più probabile di Soppy all’Atalanta. Anche per altri giocatori le voci di mercato restano comunque vive, come ad esempio quelle riguardanti Deulofeu, e se si presentassero nuove cessioni, a risentirne sarà soprattutto mister Sottil, ma in generale tutti gli allenatori. Non sarebbe affatto facile prepararsi all’inizio di una stagione con una certa rosa per poi ritrovarsi al termine del mercato un gruppo con caratteristiche e giocatori differenti, specialmente in un anno come questo dove con il mercato ancora aperto i punti a disposizione delle squadre saranno ben 12.

Vista la particolarità del calendario di quest’anno e di una stagione che si presenta quindi sempre più atipica, non sarebbe stato più giusto provare una soluzione “alternativa”, almeno per quest’anno, come quella di far terminare il mercato prima dell’inizio del campionato, In modo da andare poi ad affrontare l’inizio della stagione con la rosa completa? Anche questo aspetto avrebbe senz’altro avuto i suoi pro e contro, ma potrebbe aver rappresentato un buon compromesso per questa annata così particolare.

Resta il fatto che oltre che per i giocatori, anche per gli allenatori sarà una stagione molto complicata, dato che si troveranno a fronteggiare diverse situazioni incognite lungo tutto l’arco dell’anno.


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