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Lodi fa il suo ritorno all'Udinese: "Felice di tornare dove sono stato bene. Fisicamente sto bene"

di Stefano Pontoni

Dopo sette stagioni fa il suo ritorno all'Udinese Francesco Lodi. È lui il neo acquisto bianconero voluto dalla società per cercare di risolvere i problemi di un centrocampo povero di uomini e di idee: “E una giornata importante per me. Primo di tutto voglio ringraziare la società per avermi dato questa possibilità. Sono felice di tornare in una società nella quale sono stato molto bene. Ora non posso fare altro che mettermi a disposizione dell'allenatore. Chi arriva qui deve sapere che non ci dev’essere timore di nessuno, mi metto quindi a disposizione. Contatti con altre squadre? Si, mi avevano cercato molti club di B e stavo parlando anche con una squadra di A in particolare. Appena mi ha chiamato il procuratore dicendomi che c’era quanta opportunità sono subito stato contento. Dopo alcuni anni decisamente non fortunati e con alcune scelte sbagliate ho accetto subito l'Udinese e sono orgoglioso di tornare a vestire questa maglia“.

Perché avevi lasciato Udine?
Ero stato preso con un progetto per quattro centrocampisti. Qui mi trovai a giocare sulla fascia dove c’è un altro passo da reggere: ero stato preso per sostituire D’Agostino che doveva andare via al Real o alla Juve. Quella volta penso di non aver dato quanto ci si attendesse però se torno qui vuol dire che la società ha creduto in me".

Fisicamente come stai?
Sto abbastanza bene, mi sono allenato con il Catania. Non ho mai smesso di allenarmi mi manca il ritmo gara perché non ho giocato ed è normale. Anzi ringrazio il Catania per avermi dato questa possibilità. Penso che in poco tempo recupero la forma partita".

Che idea ti sei fatto di questa Udinese?
“La responsabilità da quando sono andato via è cresciuta. Sento la fiducia dal primo giorno, non c’è nessun problema. Ho sto le partite e con al Juve ha fatto una grande vittoria, col Palermo non meritava di perdere, con la Lazio una gara sfortunata, poi con l’Empoli hanno preso un gol che si poteva evitare. Ora dobbiamo ripartire ripartire dal secondo tempo con il Milan, con i rossoneri alla fine si è preso tre tiri e tre gol. Dobbiamo esprimerci al massimo per 95 minuti e cercare prima di tutto di non subire gol. Ci vorrà tanto sacrificio e umiltà ma ce la faremo". 

L'Udinese gioca con il 3-5-2 anche se Colantuono sta provando anche il 4-3-3, con quale ti trovi meglio?
Li ho giocati tutti, 3-5-2 o 4-3- non contano i numeri, ma lo spirito di sacrificio. Io comunque ho giocato sempre davanti alla difesa. E pi in uno stadio così si deve capire che chi gioca qui lo fa contro tutta Udine”

Prima di venire qui hai parlato con qualche compagno?
Con Totò, Felipe, Domizzi, si è parlato. E’ un momento particolare, serve essere uniti per uscirne il prima possibile a partire da domenica dove c’è uno scontro importante. Con Di Natale c’è un rapporto fraterno, sono contento di ritrovarlo. Poi lui deve pensare solo a fare quello che ha sempre fatto, lui non si discute. So che quando un attaccante non segna è difficile, ma prima o poi arriverà il gol, ne sono certo. Le punizioni? Non importa chi le tira, serve fare punti”.


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