Lo zoccolo duro per dare continuità al progetto tecnico ma attenzione agli assalti delle big per i nostri gioielli
"Stiamo formando uno zoccolo duro come si era formato in passato a Udine", parola del direttore tecnico bianconero Pierpaolo Marino. La missione dell'Udinese oggi è questa: assicurare alla squadra quella spina dorsale, quel gruppo di senatori - come lo sono stati in passato i Domizzi, i Pasquale, i Pinzi e i Di Natale - in grado di dare continuità al progetto tecnico nei prossimi anni a venire. Una missione non facile alla quale si sta lavorando con costanza.
Le certezze tra i titolari, ad oggi, rispondo al nome di Musso, Nuytinck, Becao, Ekong Okaka e Lasagna (ai quali si aggiungerà l'esperto Prodl) giocatori che anche nella prossima stagione vestiranno sicuramente la maglia bianconera. La società li ritiene importanti sia per il presente ma anche e soprattutto per il futuro, non sono e non saranno sul mercato. E' attorno a questo gruppo che si dovrà costruire il resto della squadra.
Tra i senatori incedibili vorremmo tutti inserire anche De Paul e Fofana. Riuscirà la società a trattenerli ancora a Udine? Difficilissimo resistere la prossima estate all'ennesimo assalto delle big, alle offerte milionarie che arriveranno sarà complicato dire ancora una volta "No, grazie". Soprattutto l'argentino, già ad un passo dall'addio lo scorso agosto quando insistentemente lo cercava la Fiorentina, vorrebbe fare un un passo in avanti, approdare in una big e giocare la Champions League. Un sogno nel cassetto che Rodrigo non ha mai nascosto e la prossima sessione di mercato potrebbe essere il momento giusto per il tanto auspicato grande salto. Il suo agente, Augustin Jimenez, sta da tempo lavorando sotto traccia per trovargli un acquirente, le possibilità ad oggi sono ancora legate alle due milanesi, con l'Inter in vantaggio, e all'Atletico Madrid. Discorso simile per l'ivoriano. L'ex City, grazie alla cura Gotti, è tornato quello di un tempo. Un centrocampista box to box che piace tantissimo in Premier, quasi sicuro che in estate si scateni un'asta. A gennaio, tra l'altro, c'avevano già provato in due inglesi, Aston Villa e Leicester.
A centrocampo c'è poi il rebus Mandragora. E' di proprietà dell'Udinese sia chiaro, ma a giugno scatta l'eventuale diritto di recompra da parte della Juve. Il ritorno a Torino è scontato? Ad oggi è ancora presto per dirlo. Certo è che, qualora la Vecchia Signora, come da accordi, lo riacquistasse per i bianconeri sarebbe una perdita importante.
Da verificare anche le posizioni di Sema, di proprietà del Watford, e di Larsen. Se per l'olandese c'è la possibilità di un affare Okaka-bis, con il giocatore che passerrebbe dal Watford all'Udinese a titolo definitivo, per il danese in estate si potrebbero aprire nuovi scenari. Anche lui da tempo va dicendo che a fine stagione vorrebbe valutare eventuali offerte, anche provenienti dall'estero, per capire se c'è la possibilità di una nuova esperienza altrove.
Qualora dovessero partire dei pezzi da 90, De Paul su tutti, l'Udinese sarà chiamata a trovare dei sostituti all'altezza. E anche su questo fronte, ha assicurato Marino, si sta lavorando intensamente. Con un mercato che si è fatto negli ultimi anni molto più complicato, per scovare nuovi talenti serve più tempo e investimenti maggiori. Aiuti da Londra? Prima di tutto bisognerà vedere se gli Hornets riusciranno o meno a salvarsi, poi si potranno fare i dovuti ragionamenti.
Lavori in corso, per farsi trovare pronti per l'inizio della prossima stagione.