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Le pagelline: classe indisciplinata, Allan secchione e Armero... distratto

di Davide Rampazzo

Proprio come a scuola, anche per l'Udinese è periodo di pagelline. E' stato un inizio molto sofferto per la squadra prima psicologicamente provata dall'eliminazione bruciante dalla Champions League, poi colpita ripetutamente da infortuni che hanno risparmiato davvero pochi elementi. I 16 punti raccolti in queste condizioni tutto sommato sono discreti, a +5 dalla salvezza ma con la zona Europa lontana: non sarà facile, considerando anche le rose di altre squadre, sensibilmente rinforzate in estate, pervenire all'Europa League tramite campionato, ci si potrebbe provare tramite la Coppa Nazionale.
Stona la poca disciplina della "classe": ben 4 i cartellini rossi, 2 a Danilo, 1 a Lazzari e 1 a Brkic. Va comunque sottolineato che gli arbitri hanno perdonato davvero poco alla squadra friulana: eufemisticamente eccessiva l'espulsione a Brkic contro la Juventus, anche il rosso rimediato da Lazzari contro il Siena pare severo.
 

IL SECCHIONE E' Allan l'insospettabile secchione della classe. Giunto senza tanti proclami e con una questione transfer da risolvere, si è via via adattato da interno destro e poi da perno basso. Con impegno, grande quantità e sprazzi di qualità, è diventato insostituibile tanto che, a parte Brkic, è il giocatore più utilizzato della rosa. 

PROMOSSI. Promossi a pieni voti Di Natale e Basta. Il capitano ha confermato i trend degli ultimi anni soprattutto dopo gli impegni estivi con la nazionale: partenza soft e poi gol a ripetizione. 5 gol in una settimana magica, tra fine ottobre e i primi di Novembre e 8 complessivi oltre ai 3 gol in Europa League, riferimento unico davanti. Basta ha patito per un infortunio fastidioso al piede ma quando è stato impiegato è stato più che convincente. Sublime la prestazione contro il Siena, positivo nelle altre uscite. Buone valutazioni per Pasquale e Pinzi: rappresentanti dello zoccolo duro della squadra, hanno affrontato la prima parte di stagione con personalità e con molte similitudini: entrambi hanno rinnovato il contratto in questo scorcio di stagione, hanno subito un infortunio ed entrambi hanno segnato un gol prestigioso, inutile quello di Pinzi a Napoli, fondamentale quello di Pasquale a Liverpool. Promosso senza affanni anche Benatia che non ha patito alcun calo di rendimento e si è sempre disimpegnato bene: è il migliore del pacchetto difensivo e la sua assenza si sente. Per il rotto della cuffia, ottengono la promozione anche Pereyra, Maicosuel e Angella. Il primo ha soprattutto bisogno di cercare la continuità perché ha grandissimi numeri, per gli altri due un inizio di stagione particolare. O'Mago ha rischiato di compromettere la sua carriera con un rigore sciagurato ma dopo un mese esatto di punizione si è ripresentato con buon piglio in campo. Angella ha sfruttato i numerosi infortuni per ritagliarsi un po' di spazio e al Bentegodi ha regalato un punto alla squadra con una splendida doppietta.

RIMANDATI. Badu non ha convinto a sufficienza. Il suo ruolo gli impone anche una componente di qualità e di partecipazione alla manovra offensiva ad oggi carente. Fa sorridere che sia in corsa per il gol dell'anno. Ranégie ha ballato una sola settimana ma non ha più convinto. Fondamentale contro il Milan, buono contro l'Anzhi ma poi troppe prestazioni così così. Lazzari ha cominciato bene la sua avventura poi i dettagli ne hanno incrinato il rendimento (evitabile l'espulsione con il Siena, da spingere dentro il pallone contro il Catania da zero metri). In generale ci si aspetta un apporto più significativo soprattutto considerando il piede educato di cui dispone. Coda e Domizzi non hanno demeritato ma se compongono una delle linee più battute del campionato (ed in Europa League le statistiche non migliorano certo) qualche colpa devono averla. A volte superficiali o troppo precipitosi, soprattutto Bobadilla li ha fatti impazzire. Heurteaux ha avuto poche occasioni per mettersi in mostra, merita una nuova verifica.

BOCCIATI. Due sono le bocciature gravi di questo inizio di stagione. Una è di Armero, da potenziale pezzo da 90 in fase di mercato a riserva. Il giocatore sembra distratto dalle voci di mercato e probabilmente non vede l'ora di cambiare aria: dalla zappata contro il Braga ai palloni sparati in curva, tre mesi conditi da errori. L'altra è quella di Brkic, arrivato come nuovo Handanovic ha denotato soprattutto insicurezza nelle uscite e nei posizionamenti. Svariati i gol evitabili subiti dal portiere serbo. Padelli in Europa League ha giocato male la sua chance non parando su Lacina Traoré. Da bocciare anche Danilo, uno dei migliori difensori della scorsa stagione ma che in questa si è fatto notare soprattutto per gli interventi in ritardo e i cartellini. Già 3 le giornate di squalifica scontate dal difensore brasiliano. Disastroso l'apporto di Barreto e Willians. L'attaccante è sempre sembrato completamente fuori condizione e come Armero sembra sperare nella cessione, sarà accontentato. Willians è un centrocampista rude, fin troppo. Efficace nella prima partita contro il Braga, poi solo disastri: impensabile depositargli la palla, il rischio è di una frittata senza precedenti. Ha deluso ad oggi Faraoni: arrivato con grandi speranze, non ha saputo sfruttare l'infortunio di Basta. Poco incisivo in fase offensiva, molle in quella difensiva, deve lavorare su entrambe per mirare ad un posto stabile.
 

Nella tabella sottostante il dettaglio delle prime 13 giornate di campionato. I giocatori sono ordinati in ordine decrescente per minuti giocati e di essi viene riportata la media dei voti sin qui raccolti, della nostra redazione e dei tre giornali sportivi di riferimento, la Gazzetta dello Sport (GdS), il Corriere dello Sport (CdS) e TuttoSport (TS).

 

 


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