Lasagna a segno, KL15 da capitano deve guidare i compagni in questo momento di transizione
Contro il Napoli abbiamo rivisto l'Udinese capace di opporre una strenua resistenza, ribaltando il fronte velocemente. Questo ciò che è da fare contro le grandi squadre quando sai che c'è un gap tecnico importante, contro la Lazio si è provato, replicando un po' quanto fatto contro l'Atalanta, a giocarla a viso aperto. Si sono visti i risultati. Bisogna accettare che i bianconeri non abbiano questa grande qualità nei piedi, nè in difesa nè a centrocampo, quindi contro una squadra che invece sa giostrare il pallone, pur se in una fase critica e di down, non si può far altro che tenere il baricentro basso. Aggiungiamoci un modulo forse poco consono alle caratteristiche di certi elementi (De Paul, ter Avest, Pussetto...) e il punto conquistato col Napoli è d'oro, in attesa di un tanto atteso step in avanti. Per ora bisogna accontentarsi di aver ritrovato la gamba e l'attenzione, i tre punti sono da fare a tutti i costi in altre partite. Contro i partenopei, così come contro la Juventus o l'Inter, quel che arriva è grasso che cola.
Sabato abbiamo visto due elementi prendersi la scena, Fofana e Lasagna. Il primo ha messo un assist al bacio, il secondo ha fatto vedere strappi importanti, quando Gotti ha deciso di invertirlo con Okaka, lasciando l'ex Watford a fare a spallate con Manolas, KL15 è riuscito a bruciare in pochi metri un colosso come Koulibaly, che ha dimostrato di essere capace anche di recuperare giocatori lanciati a rete. Un gol quindi non così scontato, soprattutto se pensiamo a come ha giocato le scorse partite l'ex Carpi. Tanti scatti, ma poi al momento del tiro bordate imprecise, lo stesso capitano sa che talvolta la freddezza è venuta meno: "(...) sono stato bravo davanti a Meret a dosare la forza, cosa che in passato magari non è accaduta".
Dunque Lasagna sta capendo i suoi errori del passato e un po' alla volta si sta rimettendo al servizio della squadra. Resta un po' anonimo in quanto a carisma in campo, ad aizzare il pubblico contro il Napoli è stato spesso Okaka, che è il giocatore con più verve e là davanti quello quasi sempre sicuro del posto in condizioni normali. KL15 ora insidia Nestorovski, appesantito dalle tre reti consecutive annullate e che quindi vanta una singola rete. Gotti sta ancora conoscendo certi elementi, non dimentichiamoci che è arrivato in estate, quindi non può conoscere al meglio certi elementi come magari poteva essere con Tudor che, tra un richiamo e un contratto nuovo, ha fatto diversi mesi sulla panchina bianconera. L'ex vice di Donadoni non vuole essere colui che porterà avanti il progetto, si andrà avanti finchè la società non individuerà un profilo adeguato. In questo momento di transizione serve una guida forte e qualche gol. Lasagna può farsi ricordare come capitano, ma per farlo deve ritrovare la freddezza del primo anno e che ha rimesso in mostra contro il Napoli, solo così l'Udinese potrà tentare di uscire da un momento dove la qualità un po' scarseggia.