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La UEB Cividale presenta Clarke: "Pronto a mettermi al servizio dei miei compagni"

di Stefano Pontoni

In casa UEB Cividale oggi è stato il giorno della presentazione dell'ultimo arrivo, Rotnei Clarke. Americano classe '89, con una lunga militanza europea, che arriva a Cividale per provare ad alzare ulteriormente l'asticella. 

A dargli il benvenuto coach Stefano Pillastrini: "Si deve inserire piano piano. Per noi deve rappresentare la ciliegina sulla torta, quel giocatore che ci può dare qualcosa in più nei momenti cruciali. L'entusiasmo del presidente è contagioso, questa operazione è merito suo. L'ambiente è sano, dobbiamo dare continuità a quello che stiamo facendo. Stiamo vivendo un bel momento ma non dobbiamo pensare di essere invincibili. Non abbiamo impostato questo progetto sugli individualismi, per rendere al meglio noi abbiamo bisogno di giocare di squadra. I giocatori che andiamo a cercare devono aiutarci in questo. Rotnei lo conosco da molto tempo, è stato allenato da coach con cui ho lavorato, in queste settimane ho preso tante informazioni. La cosa che più mi ha convinto di lui è la sua capacità di mettersi al servizio della squadra. E' un americano a cui piace più passare la palla che mettere punti a referto. Sono sicuro che il suo arrivo rappresenta un salto di qualità per Cividale. Ha bisogno di tempo per inserirsi al meglio".

Parola, poi, al grande protagonista, Clarke: "Voglio ringraziare tutti per questa splendida accoglienza, non mi era mai capitato prima di sentire questo affetto. Sono contento di essere qui, per me è un onore arrivare in questa squadra. Ieri ho conosciuto la squadra, nonostante il jetlag ho potuto svolgere parte dell'allenamento. Ci vorrà del tempo per prendere confidenza con i meccanismi di gioco. Ho percepito subito che c'è una bella sinergia, c'è un bel gruppo. Credo che la squadra abbia un grande potenziale. Pillastrini è un ottimo allenatore e per me è un grande piacere poter lavorare con lui. Non vedo l'ora di iniziare a giocare e di mettermi al servizio dei compagni. Dopo la promozione con Scafati ho ricevuto diverse offerte ma ho preferito prendermi un po' di tempo per ragionare sul mio futuro, su quella che sarà la mia vita una volta che smetterò di giocare a basket. Prima di intraprendere una nuova esperienza ho scelto di stare accanto alla mia famiglia, ai miei figli che stanno crescendo. Poi c'è stata questa possibilità e l'ho colta con entusiasmo. Cividale è il posto giusto dal quale ripartire".

Sul ruolo in campo: "So che Cividale ha una mentalità molto difensiva, cercherò di dare una mano in entrambe le fasi. Posso giocare sia da play che da guardia. Mi affido completamente al coach, sarà lui a decidere in che ruolo posso rendere meglio. Quello che è importante è mettermi al servizio dei miei compagni".


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