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La Samp, Quaglierella, Gotti e un'Udinese in cerca di continuità

di Stefano Pontoni

Gotti sì, Gotti no. Non si sa. Qualcuno dice che resterà fino a fine stagione, qualcun altro, invece, preferisce smentire tutto. La verità? Preferiamo non sbilanciarci. Quello che è certo, ad un mese dall'esonero di Tudor, è che l'Udinese ripartirà, ancora una volta, dal tecnico veneto. Sia un maestro, un mago oppure un semplice uomo, sarà lui a guidare la brigata nella delicata sfida di Marassi contro la Samp. 

In quello stadio, che al suo esordio gli aveva detto benissimo, Gotti va in cerca di un'altra impresa. La vittoria contro il grifone, arrivata dopo le due batoste contro Atalanta e Roma, è risultata vitale, questo pomeriggio un'altra sfida davvero delicata che può segnare, in un senso o nell'altro, la marcia bianconera verso la salvezza. Tre punti oggi consentirebbero ai bianconeri di fare un considerevole balzo in avanti, assestandosi a centro classifica lontano da guai, in una posizione che, dopo il tracollo delle scorse settimane, sarebbe oro colato. Una sconfitta, invece, consentirebbe ai blucerchiati, squadra in profonda crisi, di risollevarsi e, di conseguenza, tirare giù ancora una volta i friulani nella zona rossa.

Spartiacque importante, anche perché dalla prossima il calendario si fa terribile. L'Udinese affronterà in serie le grandi del campionato, squadre contro le quali negli ultimi anni, purtroppo, è stato impossibile trovare gioie. Meglio incamerare punti subito, prima di un dicembre che rischia davvero di lasciarci a secco. 

Attenzione però, Ranieri è un vecchio volpone del nostro calcio, e sa che anche un bel pezzo del futuro della Samp passa da questa partita. Per questo non sarà facile uscire con punti, servirà una prestazione con la P maiuscola, nonostante le assenze di Okaka, Becao e Sema. Attenzione poi anche al grande ex (non sto parlando di Jantko, figuriamoci), Fabio Quaglieralla che quando vede bianconero si scatena. 

Noi? L'Udinese può vincere e convincere ma anche perdere e deludere. Rendimento ondivago, è questo che Gotti deve cercare di risolvere. Serve continuità, nelle prestazioni e nei risultati. A cominciare da oggi. 

Per altri commenti aspettiamo le 20, meglio andare cauti di questi tempi perché le sorprese, sia in positivo che in negativo, sono sempre dietro l'angolo.


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