La rosa dell'Udinese in ritiro: il centrocampo
Da due giorni ormai è iniziato ufficialmente il ritiro austriaco per l’Udinese, ovvero la parte più intensa e importante della preparazione estiva, quella che può da subito far fare un salto di qualità al club friulano, se fatta bene, oppure condannare subito ad una stagione di difficoltà e paure, se fatta male. In ritiro quest’anno, finalmente, la società è riuscita a far avere al tecnico un numero di giocatori ragionevole. Sono sempre più di 30 giocatori, ma non più i 40/50 che si sono ritrovati sui campi d’allenamento Colantuono e Iachini. Delneri ha comunque molti elementi da valutare, per decidere se possono risultare utili alla squadra o se è il caso di trovargli un’altra destinazione, per farsi le ossa o perché proprio non c’è speranza che raggiungano un livello accettabile per la Serie A e per gli obiettivi dell’Udinese. In questa mini rubrica analizzeremo la squadra reparto per reparto, per capire che elementi ci sono a disposizione, quali sono i punti di forza, i limiti e anche i giocatori in esubero e che dovranno trovare una sistemazione sul mercato. Dopo aver analizzato la difesa, tocca al centrocampo finire sotto la lente d’ingrandimento, mentre intanto sembra che gli ultimi botti di mercato (quelli che ci faranno capire se quest’anno la parte sinistra della classifica sarà ancora una volta pura utopia o se effettivamente può esserci qualche chance) arriveranno negli ultimi giorno di mercato, nonostante Gerolin dica che a breve vedremo qualche volto nuovo.
Dunque, Delneri, sin dal momento del suo arrivo, ha dimostrato, sia con le parole che con i fatti, di volere un centrocampo eccletico, camaleontico, capace di adattarsi a più moduli, anche in corsa. La rosa quindi è andata modellandosi su giocatori che permettano al tecnico di Aquileia di passare senza troppe difficoltà da una linea a tre ad una a quattro (e viceversa). Ecco quindi che assistiamo al completamento, per esempio, dello spostamento di Kuba Jankto sulla fascia sinistra. Esperimento iniziato con Iachini nell’estate scorsa e che Delneri ha ultimato. Nell’ultimo test (dove il ceco non ha giocato, dato che era appena rientrato dalle vacanze), il mister ha dato la sensazione di voler fare della linea a quattro centrocampisti quella di partenza. Tanti i punti fermi. Tralasciando il già citato Jankto, De Paul dovrà abituarsi del tutto al ruolo di esterno destro, cosa che per ora gli sta riuscendo già benissimo. In caso di linea a tre, l’argentino è pronto ad avanzare nel tridente. Come riserve ai due esterni per ora siamo un po’ corti. Al posto di Kuba, nel primo test, Delneri ha provato Ingelsson, che non ha sfigurato, ma lo stesso tecnico ha ammesso di non sapere ancora bene quale sia il ruolo dove l’ex Kalmar possa rendere al meglio. Dall’altra parte invece c’è Matos, per cui vale il discorso “non ci sono alternative”. L’allenatore infatti ha rimarcato più volte come non sia soddisfatto delle prestazioni dell’ex Fiorentina e lo stesso giocatore non ha mai brillato, tanto che nella prima conferenza stampa stagionale è stato chiesto un vice De Paul. Sull’out di destra quindi c’è una lacuna da colmare sul mercato, anche se ad oggi nomi credibili non ne sono emersi. In mezzo ci sono quasi solo certezze. Fofana e Balic sono le due giovani promesse che, con qualità diverse, possono dare tantissimo ai bianconeri. Il francese ha una dinamicità e una capacità di colpire il pallone fuori dal comune, mentre il croato nel finale dello scorso campionato ha iniziato a mettere in mostra il proprio talento, fatto di giocate rapide e coronato con un grandissimo gol a San Siro. C’è poi Hallfredsson, “vecchietto” inossidabile che, per quanto non abbia il talento degli altri due, ha delle qualità che lo rendono imprescindibile per la squadra. Nessuno come l’islandese sa infatti fare da filtro e sa tenere in apprensione il portatore di palla avversario. Dubbi invece sulla permanenza di Badu. Con Delneri il ghanese non sembra trovarsi benissimo e il suo sogno chiamato Premier League è sempre lì. Potrebbe essere la sessione giusta di mercato in cui farlo partire, ma deve arrivare un’offerta concreta, che per ora ancora non si è vista. In caso di sua partenza potrebbe arrivare uno tra Behrami e Taider, per aumentare la concorrenza intorno ad Hallfredsson (lo svizzero sembra più adatto allo scopo, ma bisognerà vedere cosa ne pensa il Watford). Si cerca anche di prendere qualche altro giovane oltre a Coulibaly (che arriverà l’anno prossimo). La trattativa per Bisoli del Brescia sembra procedere, ma su di lui c’è anche il Parma, che può dargli più spazio. Utopia le voci su Giaccherini, visti i due milioni di ingaggio. Tutto da scoprire Barak, che sarà a disposizione dall’amichevole odierna. Verranno invece valutati in ritiro Pontisso e Garmendia. Il primo sembra non poter avere spazio, il secondo invece è un esterno e, visa la carenza nel ruolo, potrebbe anche avere una chance. Nell’amichevole contro la Rappresentativa FVG lo spagnolo si è disimpegnato bene, disegnando anche, nei venti minuti a disposizione, un bellissimo assist per Ewandro. Da decifrare invece il futuro di Kone (che si sta allenando al Bruseschi) e Iniguez, fuori dal progetto Udinese. Sulle tracce del greco c’è il Benevento. Difficile che venga reintegrato una seconda volta, dato che Delneri sembra averlo sostanzialmente bocciato.
Sicuri membri della prima squadra: Jankto, Fofana, Hallfredsson, Balic, De Paul, Ingelsson, Barak. In uscita: Kone, Iniguez, Badu. In dubbio: Garmendia, Pontisso. Possibili arrivi: Behrami, Taider, Bisoli.