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La ripresa, tra salvezza da conquistare e problemi di mercato

di Davide Marchiol

L'Udinese, come tutte le compagini di Serie A e B, si appresta a tornare in campo e ci sarà poco tempo per calarsi nella nuova realtà fatta di stadi vuoti e paura dei contatti. C'è infatti una salvezza da conquistare, con i bianconeri che potranno iniziare a racimolare i dodici punti che restano subito nello scontro diretto con il Torino. I granata sono ad oggi la delusione del campionato e la partita nel periodo pre Covid aveva un pronostico equilibrato. Ora invece è veramente difficile prevedere cosa succederà, ma una cosa è certa: il calendario impone di fare bottino subito per evitare spiacevoli incovenienti. Non sarà facile risettare la giusta mentalità subito, anche perchè nei mesi di stop uno dei pochi argomenti di cui parlare è stato il calciomercato e sirene per i gioielli friulani sono arrivate un po' ovunque.

Sicuramente la crisi economica portata dalle norme per contrastare il Covid renderà il calciomercato anomalo, ma è tutta da testare la capacità di ogni singolo giocatore che, volente o nolente, sarà attirato dai nomi delle squadre più blasonate che sente circolare. Sono professionisti, ma ognuno gestisce queste cose a suo modo e può non essere semplice restare concentrati al 100%, anche pensando in buonafede di dare tutto per la maglia che si sta indossando. L'inconscio purtroppo è una brutta bestia.

"Cambieremo molto. Mandragora torna alla Juve, De Paul, Musso, Fofana e Sema sono richiestissimi, cosi come Okaka. Dovremo rifare il centrocampo, questo sì. Mandragora è cercato da tante big, De Paul, che è un campione in tutti i sensi, e Fofana possono partire. Pescheremo più all’estero, gli ingaggi degli italiani sono alti". Le parole di Marino a fine aprile alla Gazzetta dello Sport. Le sirene quindi sono concrete, offerte e chiacchericci nelle stanze dei bottoni ci sono. Non sarà per nulla facile, ma per ottenere la salvezza, obiettivo di inizio anno, bisognerà superare anche questo ostacolo.


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