L'Udinese prova a sognare, il tanto agognato ritorno in Europa può non essere più utopia
L'Udinese stravince lo scontro del Franchi contro la Fiorentina (in piena lotta per un piazzamento europeo) e spezza una maledizione che durava da ben 13 anni. Con Cioffi i bianconeri sembrano realmente avere tutt'altro piglio indipendentemente dalla posta in palio e dall'avversario che c'è di fronte. Un impatto quello del nuovo tecnico che fa pensare ad altri traguardi rispetto alla semplice salvezza per quanto riguarda la prossima stagione. Questa squadra ha una rosa che gode di una certa profondità e con tanti talenti invidiati da tutta Italia.
Logico pensare dunque che ora sì, l'Udinese stia rispecchiando quelle che erano le volontà dei Pozzo a inizio stagione. Il dt Pierpaolo Marino è sempre stato chiaro, i bianconeri devono puntare alla metà sinistra della classifica come obiettivo di base. Poi quel che viene in più ben venga ed è sempre stato un sogno di Giampaolo Pozzo quello di vedere un altra volta le zebrette in una competizione europea. Bisogna però anche stare attenti, l'ultima volta che si parlò di primi sette posti per i friulani andò malissimo. Poco dopo infatti la squadra dell'allora mister Massimo Oddo inanellò ben 11 sconfitte di fila rischiando addirittura uno scivolone tra le ultime tre in graduatoria, poi evitato da Igor Tudor.
È da dire quindi con la giusta cautela, ma questa Udinese sembra poter veramente gettare delle basi molto importanti lavorando così. Una difesa solida, che pecca ancora di un po' di ingenuità in certi elementi in alcune fasi, leggasi quanto successo con Samardzic contro la Salernitana, ma che al contempo sta subendo pochissimo. Questo grazie a un Silvestri d'alto livello oltre che un Pablo Marì che sembra veramente essere giocatore di caratura internazionale e tutti gli altri elementi che hanno composto la linea a 3. Offensivamente poi con Cioffi si vede ora finalmente una squadra basata sempre sul dogmatico 3-5-2, ma propositiva. Ben 17 i gol realizzati nelle ultime sei gare contro Cagliari, Venezia, Empoli, Salernitana, Bologna e Fiorentina. Una media di quasi tre a partita e per giunta senza Beto per la seconda metà di aprile. Sintomo di come siano proprio i meccanismi impostati in allenamento da Cioffi e il suo staff a portare spesso i giocatori davanti alla porta avversaria.
Sognare un po' non costa nulla, tanto dipenderà ovviamente anche dai movimenti estivi e da chi resterà oltre che da chi verrà preso per puntellare una squadra che per puntare ai primi sette posti deve anche avere rotazioni ampie e di sicuro rendimento. Il solco però ora sembra esserci, vedremo se "l'effetto Cioffi" ci sarà anche in avvio della prossima stagione, quando spesso le ambizioni in casa si sono subito spezzate (basti guardare l'andamento di Gotti)...