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L'Udinese non riesce più a vincere: siamo in riserva. Napoli e poi la meritata sosta

di Stefano Pontoni

L'Udinese non sa più vincere, o anzi non riesce più a vincere. L'ultima vittoria in campionato risale allo scorso 3 ottobre, quando la squadra di Sottil si impose 2-1 sul campo del Verona. Poi una sconfitta e quattro pareggi, l'ultimo arrivato ieri sul campo dello Spezia. 1-1 il punteggio finale maturato al "Picco2, con Lovric che è riuscito a pareggiare dopo il vantaggio delle aquile firmato Reca.

Risultato nel complesso giusto, forse ai punti avrebbe meritato qualcosa di più la squadra di Gotti (Nuytinck, Bijol e Silvestri ci hanno messo una grossa pezza). E' vero però anche che con un pizzico di fortuna in più l'avresti potuta portare a casa ma il missile terra-aria di Walace si è stampato purtroppo sulla traversa e con esso anche le speranze di tornare al successo dopo oltre un mese. 

Che i bianconeri non stiano attraversando un buon periodo è un dato di fatto. I motivi di questo calo, secondo me fisiologico e tutt'altro che preoccupante, sono parecchi. Questa è una squadra forte, è il fatto che anche non giocando al massimo delle proprie potenzialità riesca comunque a non perdere lo dimostra.  

Al contrario di Sottil credo però che la benzina sia finita. L'Udinese ha sfruttato al massimo una preparazione finalizzata per partire forte. A ridosso della sosta mondiali c'è arrivata con il fiato corto. A ciò si sono sommate alcune assenze pesantissime, come quelle di Becao, Udogie e Makengo, e il fatto che le alternative non siano sempre all'altezza. Giocare senza tre titolari ha influito e non poco in un periodo così denso di impegni come quello appena attraversato. 

Più che l'atteggiamento - i bianconeri hanno sempre lottato dal 1' al 90' - manca la brillantezza, lo spunto necessario per andare a vincere le partite. Quando sei in riserva normale che la lucidità venga meno, sia in fase difensiva che soprattutto negli ultimi 25 metri. Chi fino ad oggi ha tirato la carretta ha bisogno di rifiatare - vedasi le ultime partite di Pereyra e Deulofeu -, per questo motivo la sosta cade al momento migliore possibile. Permetterà alla squadra di recuperare le energie, di superare gli acciacchi e prepararsi al meglio alla ripresa. A gennaio inizierà un altro campionato, partire dall'ottava posizione in griglia è tanta roba, qualcosa che alla vigilia nessuno avrebbe mai immaginato. 

L'occasione è ghiotta, con qualche rinforzo mirato (sulle fasce un innesto è d'obbligo) credo che l'Udinese possa provare a dire la sua fino alla fine. Siamo ancora lì e ce la possiamo giocare. 

Sabato si chiuderà questo 2022 con la trasferta a Napoli. Sono convinto che sarà una bella partita. Affronteremo la squadra più forte del campionato, quella che gioca il miglior calcio. Mi sarebbe piaciuto arrivarci nel pieno della forma ma resto convinto che i bianconeri tireranno fuori le ultime energie per provare a mettere in difficoltà gli uomini di Spalletti (in leggera flessione come dimostra la vittoria risiscata contro l'Empoli). Vincere al "Maradona" è sulla carta una missione impossibile ma sognare è permesso. Comunque andrà saremo soddisfatti. 


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