L’Udinese chiude in maniera amara la sua stagione casalinga
Un finale con un po’ di amaro in bocca, quello andato in scena ieri nell’ultima partita casalinga dell’Udinese. Il desiderio era quello di regalare ancora una gioia ai tifosi friulani, dando seguito ad un finale di stagione andato sempre in crescendo. Invece ieri, i bianconeri sono incappati in una giornata no, sembrando quasi irriconoscibili. Il vantaggio, ottenuto grazie al solito gran gol di Molina, aveva forse illuso un po’ tutti, facendo presagire un nuovo pomeriggio di divertimento e bel gioco. Dopo il gol però, la squadra di Cioffi sembra quasi essersi inceppata, e lo Spezia, che dalla propria parte aveva la grande determinazione di voler chiudere matematicamente il discorso salvezza, è riuscito ad approfittare di questo black out friulano. Prima il pareggio di Verde, poi il gol di Gyasi a fine primo tempo a ribaltare la situazione, con Maggiore che poi ad inizio secondo tempo ha arrotondato il punteggio sull’1-3. In tutti e tre i gol subiti, la difesa dell’Udinese ha mostrato lacune ed errori che non gli competono, e lo Spezia ha avuto anche l’occasione di andare sull 1-4, se Manaj non avesse sparato il pallone del rigore in curva Nord. Il gol nel finale di Pablo Marì ha solo reso meno pesante la sconfitta, che però non è stata accolta bene dalla squadra, che avrebbe voluto far esultare ancora una volta la sua tifoseria.
Udinese che in questo match non è stata agonisticamente cattiva, e seppur abbia concesso agli avversari meno occasioni di quante ne abbia create proprio la squadra friulana (14 le occasioni da gol per la squadra di Cioffi, 9 quelle create dagli uomini di Thiago Motta), ogni qual volta che i liguri si presentavano in zona della porta di Silvestri, creavano dei seri pericoli. Questo dovuto si ad un atteggiamento non “aggressivo” ma anche ad errori individuali, come in occasione del gol del pareggio, quando Udogie lascia scappare Verde lasciandolo libero di colpire in area di rigore. Tra i giocatori a salvarsi ci sono Silvestri, che con un paio di interventi importanti ha evitato che la partita si trasformasse in un vero e proprio tracollo, e Molina, mai domo e, come citato precedentemente, autore di un altro gran gol. Gli altri interpreti invece, anche gli uomini principali di questa squadra, steccano la partita, mettendo in campo una prestazione che non garantisce la sufficienza. Lo stesso Deulofeu, che anche nelle sue giornate “peggiori” spesso trovava il lampo che poteva accendere la partita, ieri non è riuscito a dare quello sprint in più di cui la squadra avrebbe avuto bisogno, nonostante ancora una volta abbia messo comunque il suo zampino con l’assist per il gol di Pablo Marì su palla inattiva.
Abbiamo spesso esaltato le grandi partite giocate dall’Udinese, specialmente nella seconda parte di campionato. Oggi bisogna ammettere che questa è stata proprio una giornata no. Sicuramente è qualcosa che può capitare, certo, e a maggior ragione, da queste partite si trarranno insegnamenti fondamentali, per crescere e migliorarsi. Il pubblico è stato ancora una volta splendido e meritava sicuramente un risultato migliore per chiudere la stagione, ma se il percorso che è stato avviato sarà continuativo, anche il prossimo anno per il pubblico del “Friuli” ci sarà da divertirsi. Ora la testa alla Salernitana, per una trasferta in un clima che sarà senz’altro infuocato, ma con la voglia di prendersi una rivincita per quella sconfitta rimediata nel recupero del 20 Aprile.