Italia, Ventura: "Voglio ringraziare il pubblico di Udine, è stato straordinario"
Il Ct dell'Italia Gianpiero Ventura ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria del Friuli contro il Liechtenstein.
Sul bilancio del primo anno. "L'aggettivo è coraggioso, perché - dopo averlo detto ieri - ho avuto il coraggio perché non era facile entrare dopo Conte. L'Italia per la prima volta non è testa di serie, con una situazione anagrafica da rivedere. C'erano tanti punti interrogativi. Questo non significa elogiarsi, rispondo a una domanda. Volevo ringraziare il pubblico di Udine, è stato straordinario".
Sulle prestazioni con il Liechtenstein. "Meglio il primo tempo di Vaduz e il secondo di qui. Anche se ci sono motivazioni differenti".
Sulla forma fisica a settembre. "Per quello che è la mia piccola esperienza, l'ho verificato con l'amichevole con la Francia: la differenza fisica incide mltissimo, ma come ho voglia di fare io la partita ce l'hanno anche i giocatori. Lazio e Juventus fanno tre partite, perché c'è la Supercoppa. Insigne ha i preliminari di Champions. Se me lo ridanno così va bene. Io ho ringraziato tutti per l'annata che abbiamo passato, per la disponibilità che abbiamo messo, per quello che faranno a breve".
Sul cambio in attacco. "Chi è entrato ha fatto gol, ma soprattutto hanno portato voglia, disponibilità, entusiasmo. Se vuoi far parte di un gruppo è così. Ogni volta che giochi il tuo compagno si aspetta qualcosa da te. Lo spirito di Eder, Gabbiadini e Bernardeschi è di chi fa parte di un gruppo, ci sono i presupposti per fare molto".
Sulla Spagna in Macedonia. "Oggi è difficile, basti pensare a Israele: era reduce da tre vittorie consecutive, sbagli l'approccio e paghi, a livello internazionale. Non mi stupisco. La Spagna è nettamente più forte, ma non era una passeggiata. Non l'ha fatta e probabilmente non la farà nemmeno con noi".
Sulla troppa voglia. "La risposta la dà Immobile che è andato a prendere una palla di Candreva, altrimenti segnava a porta vuota. Lo stesso Belotti era diverso rispetto al primo, andava a riprendere concetti che conosce perfettamente. Il primo tempo era ingestibile. Volevi fare gol ogni tre minuti... non si può fare così. Il secondo si sono divertiti, hanno giocato. Di fronte avevamo il Liechtenstein, non il Real Madrid, ma se perdi le distanze, giocando sui nervi, è evidente che hai difficoltà. Nel secondo gol potevamo fare 8-10 gol, ma non sarebbe cambiato nulla".
Sulla Spagna. "Io sono convinto che siamo in grado di giocarci la partita, non credo di avere il minimo dubbio. Spero di avere i Verratti and company, non dico a ranghi completi ma quasi... siamo consapevoli di cosa siamo. Primo tempo utilissimo sotto questo aspetto".
Sullo stato d'animo. "Primo tempo estremamente utile, ha fatto capire che la troppa voglia, l'ansia da risultato... ti fa perdere lucidità nel fare le cose. Era più voglia o nervi che non raziocinio. Questo è un gioco e bisogna giocare, con un pizzico di serenità nel secondo tempo abbiamo fatto gol, creato molto. Se vai con una grandissima voglia ma con l'ansia, è stato un grande insegnamento per molti di loro".