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It's derby time! Pallacanestro Trieste-Apu Udine, una gara dai due volti

di Alessandro Vescini

Il derby in Serie A era atteso da oltre 20 anni e la settimana di avvicinamento a Trieste e a Udine è stata frizzante, carica di emozioni e speranze. Una partita che va oltre i 40 minuti sul parquet, una sana rivalità sportiva (e non) tra due piazze che hanno dato tanto al basket ma vogliono continuare ad alzare l'asticella. 

Una gara dai due volti, uno in campo e uno fuori. Non sarà una vera e propria festa dello sport, a causa delle misure restrittive di sicurezza che permetteranno solo a 300 residente a Udine di raggiungere il palazzetto, ma la voglia bi pallacanestro si respira e al di là del risultato finale questa partita sarà uno spot per tutta la Regione. Un movimento in crescita quello friulano, che vede in Trieste e Apu le sue due punte di diamante più luminose, raggianti e progettualmente ambiziose. 

Poi c'è la sfida sul parquet, che vedrà due squadre ferite ma consce che un successo nel derby risulterebbe come una vera e propria svolta in positivo per la stagione. Trieste ha iniziato l'anno con più bassi che alti. Un gruppo che è cambiato rispetto alla scorsa annata, a cominciare dal coach che propone un'idea differente e che richiede tempo per essere assimilata. E poi c'è l'incognita Toscano-Anderson, un giocatore dal talento smisurato ma che ancora non è riuscito a incidere. 

Udine invece è partita con uno 0-3 che non è la fotografia di quanto i bianconeri hanno fatto vedere contro Reggio Emilia, Virtus Bologna e Brescia. I ragazzi di coach Vertemati hanno talento diffuso e per la prima volta in questa stagione saranno al completo. L'impatto con la Serie A non ha spaventato Udine che adesso è a 2 punti di distanza dall'acquisire quella fiducia necessaria per poter provare ad andare a vincere su ogni campo. 

Che gara sarà? Fisica, mentale, emotiva... a tratti sporca. Lo spettacolo però, in campo e sugli spalti, è assicurato. Buon derby a tutti!


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