Il punto sul calciomercato: nessun big in vendita, Merkel meglio a Udine
Ci siamo, tra qualche giorno comincerà il mese delle grandi manovre e saranno migliaia le notizie di calciomercato, vere o presunte, con cui saremo bombardati. L'Udinese vive il periodo serenamente, con il solito modus operandi che l'ha caratterizzata nel recente passato: acquisti in prospettiva abbondamente programmati, nessuna improvvisazione, nessun big ceduto a Gennaio. Soprattutto l'ultimo aspetto è fondamentale, i tifosi possono stare tranquilli. A meno di offerte oggettivamente irrinunciabili, nessun big sarà sacrificato a Gennaio anche se la stagione ha preso una piega inaspettata ad Agosto.
Il pezzo pregiato è Benatia per il quale la cessione l'anno prossimo sarà quasi inevitabile. Già in estate la sua cessione è stata bloccata dalla triplice cessione redditizia di Asamoah, Isla e Handanovic, il prossimo a cui è stato promesso il grande salto è sicuramente lui. Vale circa 15 milioni, difficile che possano essere pagati interamente, l'Udinese sarà interessata a discutere eventuali contropartite. Per gennaio il discorso è da considerarsi chiuso se mai è stato aperto: il difensore marocchino giocherà la Coppa Africa, aspetto che frena la formulazione della famosa offerta irrinunciabile da parte delle pretendenti, finirà la stagione in Friuli e poi ci si siederà eventualmente ad un tavolo.
Più articolata la questione Armero: anche l'esterno è stato sul punto di lasciare l'Udinese per la Juventus ma la cessione è stata bloccata per evitare una smobilitazione eccessiva. La mancata cessione e qualche errore di troppo nelle prime partite ne hanno messo in discussione il ruolo in squadra tanto da essere relegato a riserva. L'esterno continua ad avere mercato, Soldati ha smentito una trattativa con il Napoli e Galliani ha smentito l'interesse del Milan ma Larini, interpellato sulla questione, ha parlato di discorsi prematuri e non di cessione impossibile. La Juventus continua a monitorare (ma sembra preferire l'atalantino Peluso), Milan e Napoli anche. Anche all'estero il giocatore ha una buona reputazione perché le prestazioni con la Colombia continuano ad essere eccellenti e di certo danno visibilità. La strategia per aggirare gli 8-10 milioni di valutazione attuale sarebbe quella di un prestito con diritto di riscatto, l'Udinese potrebbe seriamente pensarci anche perché in coppa Italia ha scoperto un positivo Gabriel Silva.
Anche Danilo ha mercato, nonostante un inizio di stagione non del tutto convincente: su di lui voci di un interessamento della solita Juventus ma anche del Napoli e dall'estero. La Juventus lo avrebbe adocchiato in sostituzione dell'altro brasiliano, Lucio, ben presto svincolatosi dopo un utilizzo col contagocce. Probabilmente l'Udinese ha provato ad inserire subito nella trattativa Marrone (pista non del tutto abbandonata), ricevendo un secco no dalla Juventus. Conte considera il talentino importante perché sa adattarsi alla difesa a 3 o giocare a centrocampo e in situazione d'emergenza ha sempre fatto ricorso a lui.
Tralasciando qualsiasi commento sull'accostamento di Di Natale ad altre squadre e anche di Muriel che si giocherà le sue carte a Udine minimo per 6 mesi ma più verosimilmente per tre anni almeno, l'Udinese ha concretizzato la cessione di Floro Flores al Genoa via Granada. L'attaccante, chiamato a rinforzare la squadra "spagnola" di Pozzo, ha convinto solo nel primo mese per poi cadere in un vortice di nostalgia che ha incrinato sensibilmente le prestazioni. Le contropartite soddisfano: Alhassan ha esordito con il Genoa in A a 18 anni, si sta disimpegnando bene a Novara dove resterà fino a fine stagione mentre Merkel, chiuso in Liguria soprattutto da un modulo molto rigido più che per sua carenza tecnica è un rinforzo importante. Il giocatore nell'affare El Shaarawy ha assunto una valutazione notevole e di conseguenza l'Udinese ha inserito in organico un elemento tecnicamente interessante e economicamente vantaggioso. Ma perché mandarlo a Granada? L'adattamento al centrocampo a 5 è da valutare ma un giocatore con le sue caratteristiche sarebbe molto importante per un centrocampo che spesso ha denotato difficoltà a trattare la palla come si dovrebbe. Meglio assecondare la saudade di Willians mandandolo in Brasile per 6 mesi e sostituirlo direttamente con il tedesco, per acquistare qualche geometria. Il rientro di Muriel rompe qualche gerarchia davanti: Barreto è da considerarsi out, ha estimatori in Italia ma l'Udinese conta di guadagnarci almeno 2 milioni, altrimenti, se il giocatore accetterà, lo girerà al Granada per tappare il buco di Floro Flores. Fabbrini scalpita, quando è stato impiegato non ha demeritato ma il suo utilizzo a gontagocce lo ha un po' intristito. E' difficile pensare per lui ad un impiego in pianta stabile con il rientro del Colombiano se ha faticato a trovarlo prima, il prestito è un'ipotesi plausibile ma ancora da impostare. Il reparto con Muriel, Di Natale, Ranégie e Maicosuel, senza le coppe, potrebbe anche considerarsi completo ma è evidente che l'Udinese si guarderà comunque intorno: il nome nuovo è Improta, di Castellammare di Stabia, profeta in patria e recentemente mattatore dell'ItaliaU21 con una doppietta.