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Il futuro è Gotti ma prima la salvezza

di Stefano Pontoni

L'Udinese vuole continuare con Gotti e su questo non ci sono più dubbi. Il tecnico, pro tempore, traghettatore e come volete definirlo, dopo essersi in primis convinto lui stesso di poter accettare questo ruolo, ha convinto la società a puntare su di lui. Lo hanno detto apertamente nelle ultime settimane sia il Paròn che il ditì Marino: questo è l'allenatore con le caratteristiche giuste per allenare in un ambiente come quello di Udine. Gino Pozzo, colui che alla fine davvero decide, nonostante la fascinazione per profili come quello di Giampaolo, lo confermerà anche per la prossima stagione, a meno che...

C'è un però e si chiama salvezza. I bianconeri, con solo un +3 dal terz'ultimo posto, rischiano. Inutile nasconderlo, far finta che il pericolo B non ci sia sarebbe da ipocriti. Ai piani alti si valuta ogni possibilità, anche quella più nefasta. Con 12 giornate ancora da giocare tutto è ancora in ballo. Per questo motivo il rinnovo, seppure ci sia un accordo di massima, non è stato ancora ufficializzato. Prima la sicurezza di restare in A, poi ci sarà tutto il tempo per sedersi a tavolino, discutere gli ultimi dettagli del contratto, gettare le basi per un progetto tecnico a lungo termine e ufficializzare il tutto. 

Poi, non prima. Perché anche il finale sarà importante, anzi decisivo. Da Gotti in questo momento fondamentale ci si attende tanto. Tocca a lui dimostrare di possedere davvero quelle doti tanto decantate del grande allenatore, dello stratega. Con partite che si giocheranno ogni tre giorni l'apporto del tecnico sarà fondamentale. Nella gestione della gara, nei cambi in corsa, ad oggi gli unici nei della sua gestione, si attendono miglioramenti. Se convincerà anche lì verranno spazzati anche gli ultimi dubbi.

Se salvezza sarà, e si spera che la matematicità possa arrivare al più presto, si metterà tutto nero su bianco: Gotti diventerà ufficialmente l'allenatore dell'Udinese. 


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