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Il coraggio di Mister Igor

di Jessy Specogna

L'Udinese pareggia 1-1 contro il Milan a San Siro. Un punto d'oro, che in trasferta mancava da Santo Stefano e dalla gara contro la Spal, un'eternità. Guai a dire che l'Udinese non ha meritato il pareggio, anzi, avrebbe meritato addirittura di vincere. Perchè se c'è una squadra che nel secondo tempo meritava di portare a casa l'intera posta in palio, quella era proprio la formazione bianconera di Igor Tudor.

Il tecnico croato è stato protagonista nella partita di ieri e ha spinto l'Udinese ad un risultato positivo grazie a cambi in corsa fondamentali, cosa che invece non ha fatto dall'altra parte Gattuso. Da una parte sull'1-0 la sostituzione di un abulico ter Avest per fare posto ad uno straripante Okaka, dall'altra, sull'uno pari, il cambio di Abate con Calabria. Due sostituzioni dal peso specifico nettamente diverso. Tudor ha stravinto il confronto con Gattuso.

Con grande coraggio, quello predicato alla vigilia, ha messo in campo una formazione quadrata e aggressiva, e una volta ottenuto il pari non si è accontentato, magari togliendo Pussetto per coprirsi di più (come avrebbe fatto qualcun'altro), ma ha cercato di portare a casa addirittura i tre punti. La mentalità fa la differenza, senza dubbio. Finalmente si è vista in campo una squadra senza paura e pronta a giocarsela, senza barricate o pulmini piazzati davanti alla linea di porta. L'Udinese ha fatto la sua partita e ha portato a casa un punto prezioso per la corsa alla salvezza, che la porta a più quattro sull'Empoli, atteso questa sera dalla gara proibitiva contro il Napoli.

La sensazione è che con Tudor la musica a Udine sia davvero cambiata. Ora fondamentale, per archiviare almeno parzialmente il discorso salvezza, sarà vincere contro i toscani domenica pomeriggio al "Friuli". Una gara da non fallire.


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