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Iker Bravo, quando sarà il tuo momento all'Udinese?

di Alessio Galetti

Iker Bravo, arrivato a titolo definitivo dal Bayer Leverkusen questa estate, pian piano si sta ritagliando il suo spazio nelle gerarchie dell’allenatore Runjaic. Il tecnico croato, infatti, già nel match di San Siro contro il Milan aveva schierato l’attaccante dal primo minuto: non fu un esordio fortunato per lo spagnolo, tanto che la sua partita finì dopo 60 minuti. Le qualità del miglior giocatore dell’Europeo U19 non si discutono, ma è un talento ancora da sgrezzare a pieno, anche se come ben sappiamo l’Udinese è maestra in questo. Inoltre, non si può dire che Bravo non si sia adattato bene nella nuova realtà italiana, come dimostra il costante sostegno verso la squadra, indipendentemente dal fatto che venga schierato in campo oppure no.

I tifosi friulani credono molto in lui e con il tempo le soddisfazioni arriveranno anche per il ragazzo, ma già dalle sue parole nel post partita contro il Cagliari si può intuire la sua grande volontà di mettersi sempre in mostra: “Giocare titolare, mezz'ora o un minuto non cambia, l'importante è che la squadra vinca, poi ovviamente voglio giocare il più possibile. Runjaic mi ha detto di stare tranquillo e che sa che sono un grande giocatore. Ogni crescita ha il suo percorso da fare”. Esempio di come anche l'allenatore stia costruendo un rapporto umano con i suoi calciatori, per far si che poi possano rendere al meglio anche in campo. Durante i 17 minuti  in campo contro il Cagliari, Iker Bravo, facilitato anche dal doppio vantaggio, ha dato sfogo al suo repertorio con giocate sopraffine e una capacità di cura del pallone fuori dal comune.

I tifosi lo attendono e intanto si godono quei pochi sprazzi di puro talento, di quella categoria di giocatori (alla Sanchez per intenderci) che se trovano la chiave giusta per esprimersi al meglio riescono a esplodere. Ma quando sarà il tuo momento? Con i recuperi di Thauvin e del Nino lo spazio a disposizione per lui sarà ancora meno ma Runjaic ha dimostrato di usare solo l'intensità in allenamento come metro di valutazione su chi schierare. Intanto Bravo ha superato Brenner nelle gerarchie in attacco, ora non gli resta che sfruttare al meglio le occasioni con Venezia e Juventus per convincere definitivamente il tecnico bianconero. 


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