.

Il punto sul basket Fvg: Apu al Carnera per sbancare, derby tra UEB e Falconstar

di Valerio Morelli

Campo centrale della pallacanestro agonistica d'interesse nazionale praticabile in Friuli Venezia Giulia, questo fine settimana, sarà il palaPerusini di Cividale dove oggi, alle 20.30, va in scena il derby fra la novizia Gesteco Cividale e la Pontoni Falconstar Monfalcone valido per la terza d'andata nel girone C1 di serie B. Lo anticiperà oggi stesso, alle 19, al palaBenedetti di Udine l'undicesima di A2 femminile, giornata in cui la capolista Delser Crich Lbs ospita l'Alperia Bc Bolzano per confermarsi. Il basket maschile tornerà sul parquet del Carnera di Udine domani, alle 18, ospite la Novipiù Jb Monferrato di Casale per riaccogliere la corsara Old Wild West Apu, imbattuta al pari della Bertram Tortona nel girone verde di A2 dopo cinque turni. Alla stessa ora, domani, salvo altri imprevisti in extremis pare che sia la volta buona per l'Allianz Pallacanestro Trieste in A: ferma dall'ultimo week end di ottobre per focolai Covid assortiti, altrui all'inizio e poi suoi, con un ruolino di marcia di due gare vinte su cinque giocate ha in calendario, infatti, la ripartenza in casa dall'undicesima d'andata contro la Segafredo Virtus Bologna. Sarebbe il primo en plein cestistico della stagione sui campi regionali, unici assenti gli spettatori sempre causa virus.

DELSER PER CONFERMARSI REGINA IN A2 FEMMINILE

La squadra di coach Alberto Matassini ha un esame di... tedesco contro le altoatesine di Bolzano (palla a due alle 19, arbitri Silvia Zanetti ed Elisa Vicentini, diretta streaming sulla pagina Facebook Lbs) per confermarsi reginetta della prima fase nel suo campionato dopo che martedì è stata raggiunta al vertice anche da Moncalieri, che nel recupero della settima d'andata ha inflitto per 71-56 il secondo dispiacere stagionale all'As Vicenza. Questo trio di squadre è ora in vetta a 16 punti in classifica, con le venete che hanno giocato una partita in più perché si sono già rimesse in pari con le gare da recuperare. Prima di pensare a regolare i conti in testa nella trasferta di domenica 20 dicembre in casa delle piemontesi dell'Akronos capitan Eva Da Pozzo e compagne, che hanno già battuto le beriche per 69-60 alla quarta giornata, devono però concentrarsi sulle avversarie di questo sabato. Le ragazze del presidente Leonardo De Biase, che fin qui hanno inanellato otto vittorie e un solo stop a Crema nel terzo turno, sono in serie positiva da sei incontri e intendono proseguirla. L'hanno dimostrato anche nell'ultimo, risicato blitz per 60-61 a Sarcedo dove hanno dato due belle risposte sul campo. Con una hanno ottemperato sùbito al richiamo, soprattutto alla panchina, fatto dal loro allenatore dopo i due successi in una settimana su Mantova e San Martino di Lupari che hanno issato le udinesi in cima alla graduatoria. Con l'altra hanno dimostrato di sapere e volere vincere anche in condizioni di emergenza. A Sarcedo, infatti, la loro ala nazionale slovena Tina Cvijanovic ha giocato con una mano infortunata e per la prima volta in stagione è rimasta a secco alla voce punti. Inoltre, la loro “americana” di Pordenone play-guardia Antonia Peresson ha dimezzato il suo bottino abituale fermandosi a quota 10. Ebbene proprio dalla panchina, a dimostrazione pure del fatto che coach Matassini sapeva a chi parlava e che poteva permetterselo, sono arrivati 18 punti dalla 2004 play-guardia Vittoria Blasigh e 12 dalla 2002 guardia Anna Turel, sorella e figlia d'arte. Oltre a 11 di Elisa Pontoni, punto fermo del quintetto base anche perché è l'unico pivot puro in rosa: il suo bottino dimostra che si sta rimettendo in piena forma dopo un serio infortunio a un ginocchio che la condizionava ancora a inizio campionato. Insomma, tutto va per il meglio in squadra e nello staff anche perché alla vigilia del test contro Bolzano non si hanno notizie dall'infermeria e nessuna nuova, buona nuova. Sulla bontà degli allenamenti in settimana garantisce, fra l'altro, l'ala Vanessa Sturma recuperata grazie a fisioterapia da problemi a una tibia. La stessa Sturma, rivisitando la vittoria di squadra in rimonta a Sarcedo grazie a un cambio di marcia prima di tutto difensivo e quindi offensivo nella ripresa, assicura che “la forza del gruppo è la nostra arma migliore”. Come sempre la Delser ci potrà contare per non andare in crisi da... settimo successo di fila contro Bolzano. Le altoatesine, fermate dalla Provincia autonoma di “Bozen” per porre un freno al contagio da Covid-19, non si sono potute allenare in gruppo per un mese e hanno saltato quattro gare. Fin lì avevano ottenuto tre vittorie in sei partite e hanno fatto fronte agli infortuni con il pivot portoghese Joana Alves in arrivo dalla Lega 2 spagnola, e il play Sara Iuliano, ex Crema, che vanno ad affiancare la talentuosa Safy Fall, già in A1 a Parma, e la linea verde costituita dalle 2000 Anna Profaiser e Laura Cremona e dalla 2002 Meriem Nasraoui. Sistemata questa pratica, le udinesi prima dello scontro al vertice a Moncalieri fra una settimana, martedì 15 dicembre al palaBendetti, giocheranno il recupero della settima di andata contro l'Autosped Castelnuovo Scrivia, gara rinviata per i vittoriosi impegni con la Slovenia di Tina Cvijanovic alle qualificazioni europee. Con un'altra doppietta di successi, come su Mantova e San Martino di Lupari, la Delser andrebbe in Piemonte da sola in vetta perché non è stato ancora calendarizzato il recupero dell'Akronos proprio a Bolzano. Inoltre, battendo soprattutto Castelnuovo la Lbs ipotecherebbe uno dei primi quattro posti nel girone Nord di A2 femminile che, a fine andata, la qualificherebbe per la Final eight di coppa Italia da giocare nella pausa di campionato in marzo incrociando le prime quattro del gruppo Sud.

B: GESTECO-PONTONI, FUORI I SECONDI!

Per quanto inedita, la sfida tra l'United eagles basketball Cividale, fondata in giugno e presieduta da Davide Micalich, e la Falconstar, storica società di Monfalcone, è pur sempre un derby regionale anche se della cadetteria. Posticipato di un'ora rispetto all'orario delle gare casalinghe dell'Ueb per esigenze televisive (palla a due alle 20.30, arbitri Diego Secchieri e Alessandro Frigo, diretta tv su TeleFriuli e streaming su Lnp Pass per abbonati) avrebbe richiamato pubblico al palaPerusini se, in tempi non pandemici, fossero stati ammessi gli appassionati del basket made in Fvg. Anche se, giunti al terzo turno del girone C1 di B, le due squadre nostrane hanno già entrambe perso l'imbattibilità stagionale. La Gesteco Cividale di coach Stefano Pillastrini, vittoriosa all'esordio per 91-75 sul parquet ducale contro la Virtus Senigallia, è poi caduta per 75-67 nella prima trasferta a Rubano in casa dell'Antenore Virtus Padova. La Pontoni, stoppata dall'Asugi di Gorizia al debutto in campionato per un caso Covid in rosa sino a lunedì scorso, con un solo allenamento nelle gambe ha perso per 71-61 mercoledì nel recupero della prima d'andata al palaVega di Mestre e deve ancora recuperare la seconda alla palestra polifunzionale di via Baden Powel a Monfalcone contro la Guerriero Ubp Padova. Capitan Giovanni Fattori e compagni hanno avuto un rendimento disuguale nelle due partite di campionato disputate. In casa contro i marchigiani hanno avuto grandi folate di gioco e realizzazioni (11-0 al via, 59-31 massimo vantaggio verso fine terzo quarto) e improvvisi cali, tanto da ritrovarsi gli ospiti a -8 nelle battute finali della gara prima di ricacciarli a -16 con tripla di Rota sulla sirena del 40'. A Rubano, invece, sono stati monocordi e come sono partiti sono arrivati in fondo alla sfida scontando forse lo scotto della prima della stagione in trasferta, anche se in Supercoppa erano andati a vincere all'esordio a Mestre. In casa della Virtus Padova solo la guardia-ala Leonardo Battistini si è confermato ai suoi livelli, quasi da categoria superiore: dopo i 22 punti segnati ai marchigiani pure con una schiacciata sontuosa, ne ha fatti 23 con un'altra inchiodata e un paio di stoppate che hanno dato una scossa emotiva alla squadra nella ripresa. Non si sono ripetuti, invece, l'esperta ala Fattori e il ventenne collega Gabriele Miani, guardia-ala di scuola codroipese, che si erano alternati fra primo tempo e ripresa con 15 punti a testa contro Senigallia. Non sono bastati i 12 del play Eugenio Rota per spalleggiare Battistini nel vano tentativo di rimonta a Rubano. La Gesteco ha accusato due infortuni nella trasferta patavina. Il centro Alessandro Vigori, uomo da quintetto base, si è fatto male a un ginocchio in uno scontro di gioco nel primo tempo e non è più tornato sul parquet. Il play-guardia italo-argentino Adrian Chiera, nella ripresa, ha subìto una botta alla testa per la quale è rientrato in campo bendato e anche un po' frastornato. La società è sùbito corsa ai ripari e, visto che Vigori ne avrà per un mesetto, ha ingaggiato la guardia-ala tiratrice Norman Hassan, trentenne nato a Pisa della scuderia dell'agente Riccardo Sbezzi. Di scuola basket Rimini, era libero perché aveva cominciato la stagione a Matera che poi ha rinunciato alla B. Hassan ha giocato anche nella categoria superiore, per l'ultima volta la stagione scorsa alla Juve Caserta. Con lui in rosa coach Pillastrini ricorrerà a un riassetto di ruoli in campo con Fattori portato a giocare centro, alternandosi con Daniel Ohenhen com'era già in presenza di Vigori ora fermo ai box, mentre Miani sarà restituito allo spot di numero 4 atipico. Ciò a cominciare dal derby con Monfalcone per il quale Hassan sarà a referto. La Pontoni ci arriva con la sconfitta a Mestre sulle spalle nel recupero infrasettimanale in cui, dopo il 35-35 al riposo, ha avuto grandi difficoltà realizzative e di tenuta da stop Covid nella ripresa: solo 8 punti segnati nel terzo quarto, 26 in tutto nei secondi venti minuti. In casa dei mestrini, tradizionali rivali battendo i quali i cantierini si erano guadagnati lo spareggio per accedere alla Final eight di Supercoppa d'inizio stagione, la squadra di coach Luigi Tomasi si è presentata in formazione inedita. In quintetto è partito Marco Bacchin, play in prestito temporaneo dalla Calligaris Csb Corno di Rosazzo in attesa che parta la C Gold, in assenza di Matteo Schina il diciannovenne collega di ruolo che gioca in doppio tesseramento con l'Old Wild West Apu Udine in A2, mentre alla prima gara dei cantierini dopo lo stop per Covid ha preso parte l'altro 2001 Luigi Cautiero che si allena pure con gli udinesi. Dalla panchina per Monfalcone è entrato il centro Marko Milisavljevic, l'altro prestito dalla C Gold in arrivo dallo Jadran Trieste. Nei dodici c'era anche Andrea Cestaro, prelevato dalla Falconstar nella CrediFriuli Abc Cervignano assieme all'altro prodotto cantierino Riccardo Tossut nelle more della partenza della C Silver. Non c'era traccia a Mestre dell'altro play navigato Alessandro Scutiero e dell'ancora più esperto Andrea Colli, ala-centro di scuola Sgt e passato anche per le giovanili della Mps Siena, mentre il pivot Simone Macaro non è entrato. Insomma, il derby di oggi a Cividale sarà un po' in maschera. Impronosticabile perché non ha tradizione, un precedente equilibrato è l'84-81 con cui la Gesteco l'ha vinto nel secondo turno del girone di qualificazione di Supercoppa, salvo restare fuori dalla corsa per la Final eight perdendo in casa con San Vendemiano.

L'OWW CORSARA IN A2 AL CARNERA PER SBANCARE

Immaginiamo i cori “salutate la capolista” corsara che sarebbero risuonati al Carnera, se almeno si potesse popolare il settore D, perché una partenza come quella in quest'inizio di stagione dell'Old Wild West Udine non fa parte degli annali Apu. Come ha rimarcato patron Alessandro Pedone in persona all'indomani della cinquina centrata a Bergamo, mercoledì nel recupero della prima d'andata del girone verde di A2. “5 su 5, e 4 su 4 fuori casa! – ha sottolineato entusiasta – Mai una mia squadra negli ultimi anni aveva approcciato così il campionato: per Apu è un record! Grazie Coach e grazie a tutto il team”. Non solo per il filotto iniziale vincente, ma anche con quattro blitz su cinque gare di campionato: espugnate, nell'ordine, Mantova, Trapani, Capo d'Orlando e Bergamo, le ultime tre di fila tra il 2 e il 9 dicembre scorsi, compresi i trasferimenti da un estremo (Sicilia) all'altro (Lombardia) dell'Italia. Un tour de force vincente a cui l'Oww ha risposto puntuale e in crescendo. Ritorniamo sul trittico di successi in una settimana. A Trapani aveva lasciato perplessi la fatica a vincere 71-78 contro una squadra senza gli americani Corbett e Miller. In casa Orlandina ha entusiasmato il botto da tre per il 95-98 al 40' del “Mestri” Dominique Johnson, così ribattezzato da capitan Michele Antonutti già dopo il ritiro precampionato a Gemona. A Bergamo non c'è stata partita dall'inizio alla fine: 0-6 e Udine per la prima volta in campionato ha fatto corsa sempre di testa sino al 59-76 conclusivo. Non per smorzare gli entusiasmi in vista della settima di domani contro Casale Monferrato (palla a due alle 18, arbitri Stefano Wassermann, Angelo Valerio Bramante e Luca Bartolini, diretta su Udinese Tv e streaming su Lnp Pass per abbonati), ma anche ci fosse il tifo più caldo a ringraziare, la squadra dovrà continuare a pigiare sui pedali a testa bassa per continuare nel processo di crescita. A Bergamo si è vista per la prima volta non solo la differenza di valori e di stazza in campo, contro una squadra fra l'altro priva dell'ala grande trentunenne Stefano Masciadri, ma anche la disparità di rodaggio tra le due formazioni. Gli orobici, infatti, per i rinvii dovuti agli impegni con la nazionale albanese della loro ala Rei Pullazi alle qualificazioni europee erano solo alla seconda di campionato dopo l'esordio perdente domenica scorsa per 65-62 guarda caso proprio a Casale, dove hanno il rimpianto di non avere sfruttato un'occasione per le assenze e il periodo tribolato causa Covid tra le fila piemontesi. E' una disuguaglianza competitiva, amplificata dalle complicazioni da pandemia, che va a sommarsi alle incognite sempre insite in una stagione sportiva. Comunque, a Bergamo l'Apu di coach Matteo Boniciolli ha coronato un primo filotto importante. L'annotazione più significativa, oltre al gioco imposto per tre quarti eccetto il secondo perso 21-17 a una squadra oggettivamente più debole e in ritardo, è che la banda bianconera può affidarsi a protagonisti sempre diversi per vincere. Stavolta hanno festeggiato la loro prima doppia doppia stagionale il redivivo 2,08 Nana Foulland con 12 punti più 13 rimbalzi e l'emergente ventenne Lodovico Deangeli con 13 più 10 in costante crescita, capace di ricoprire più ruoli in squadra a seconda delle necessità dello staff tecnico. DJ con 18 punti si è confermato sulle sue medie realizzative, sparacchiando un po' da tre con 2 sui 7. Il risanato Andrea Amato ha rifatto 13 come all'esordio a Mantova. Gli altri, a parte Marco Giuri quasi in doppia grazie a tre triple, hanno un po' rifiatato in attacco, mentre nessuno si è risparmiato in difesa. Dove finalmente il “giocare da grandi” contro lo small ball di A2 si è visto pesare e non soffrire contro una squadra spuntata, Rodney Purvis (16 punti, ma con 6 su 19 nel tiro dal campo) e Pullazi (12, almeno con 3 su 7 da tre) a parte. Il bottino di 59 punti al passivo, palindromo rispetto ai 95 subiti la trasferta prima a Capo d'Orlando, va preso dunque cum grano salis, cioè valutato anche in base agli avversari affrontati che, tra l'altro, sono di fronte nell'anticipo odierno a Bergamo. Il raffronto più interessante del turno scorso di recuperi della prima di A2 è con Tortona, cocapolista imbattuta con l'Oww, e Torino. Il derby piemontese tra loro ha visto soccombere per 70-64 gli ospiti dell'ex coach Demis Cavina. Ebbene, non sono parse realtà anni luce più avanti dell'Apu anche se più collaudate e con continuità tecnica. Per non parlare di Verona che, nel posticipo infrasettimanale della sesta di andata, si è fatta sorprendere a domicilio da Biella per 77-81. In questo caso, per la verità, c'è già stato un incontro ravvicinato in precampionato finito appannaggio dei friulani per 84-69 sugli scaligeri rimaneggiati nell'occasione, ma anche i padroni di casa non erano al completo. E' in questa prospettiva che capitan Antonutti e compagni devono lavorare per consolidarsi in vista della fase decisiva della stagione quando affronteranno, si presume, le formazioni più accreditate che nel girone rosso sono anche Napoli, Scafati e Forlì. Quest'ultima Udine l'ha già affrontata nei quarti della Final eight di Supercoppa a Cento subendo per 70-76 il suo unico stop solo nei cinque minuti finali (1-15) pur essendo priva di DJ non tesserato in tempo dalla Fip per il ritardato arrivo del nullaosta Fiba. Insomma, non ci sarà da esaltarsi troppo anche se domani arriverà il sesto successo iniziale di fila contro Casale, filotto buono per aggiornare gli annali dell'Apu. Sarà davvero buono, però, solo se la banda Boniciolli continuerà a mostrare passi in avanti nel rodaggio in vista del traguardo finale. Per il quale l'Oww è accreditata dagli avversari stessi di turno. Dice il coach dei piemontesi, Matteo Ferrari, vecchia conoscenza di Nazzareno Italiano: “Udine è una squadra grande, grossa, lunga e forte. Lo dimostra l'inizio di campionato che ha fatto e lo dicono anche la qualità del roster che hanno costruito in estate e il nome dell'allenatore”. Fa eco, due partite dopo, al collega Marco Sodini di Capo d'Orlando: “Udine è una delle poche squadre di A2 che ha un allenatore che può condizionare una partita, se non una stagione: Matteo Boniciolli”. Senza dimenticare, aggiungiamo noi, il suo braccio destro e dt dell'area tecnica Alberto Martelossi, il preparatore atletico Luigino Sepulcri e compagnia cantante in coro. Uno staff molto professionale destinato a costruire qualcosa, anche al di là del roster.

TRIESTE RIPARTE IN A CONTRO LA VIRTUS BOLOGNA

Il destino mette di fronte all'Allianz Pallacanestro Trieste un'avversaria da prendere con le molle, domani al palaRubini (palla a due alle 18, arbitri Lorenzo Baldini, Valerio Grigioni e Denis Quarta, diretta tv su Eurosport player per abbonati), per riprendere il cammino in A interrotto il 25 ottobre scorso sempre sul parquet di casa contro l'Happycasa Brindisi nella quinta d'andata. Per l'undicesima, infatti, riceve la Segafredo Zanetti Virtus Bologna che è una parata di stelle a cominciare da Milos Teodosic e Stefan Markovic anche in assenza dell'ultima star Nba ritornata a casa: Marco Belinelli. E' anche, però, un ricettacolo di lune storte ufficialmente perché il “Beli” non è stato schierato nel suo “day” domenica scorsa contro Sassari che, soprammercato, ha rovinato la festa mancata sbancando Bologna sponda Virtus, che è terza con un ruolino di cinque gare vinte e quattro perse. Un blitz, firmato coach Gianmarco Pozzecco, che dalla sera alla mattina è costato la panchina al suo collega Sasha Djordjevic, anche espulso per proteste in quella gara, e impacchettato assieme alla colonia slava composta dal suo vice Goran Bjedov, ex Snaidero Udine, e dal preparatore atletico Mladen Mihajlovic. Tempo ventiquattro ore e il pacco prenatalizio è stato scartato da patron Zanetti, che ha riabilitato lo staff al completo, smentendo se stesso e la stampa sportiva più accreditata che aveva puntato forte su Sergio Scariolo e/o Zeljko Obradovic per continuare il lavoro di Djordjevic alla Virtus, società che ha un conto in sospeso con Markovic non proprio tenero con la dirigenza alla notizia della cacciata di Sasha. Così l'unico a essere davvero esonerato, nelle stesse ore, a Bologna è stato alla Fortitudo fanalino di coda Meo Sacchetti, ct azzurro. A questa Virtus in ebollizione, come un caffè Segafredo nella cuccuma, si contrappone un'Allianz rimessa in piedi per miracolo dopo la pausa forzata di novembre e altri due rinvii dicembrini domenica scorsa a Roma, puntualmente sparita dalla A perché ritirata in settimana da patron Claudio Toti, e mercoledì con Reggio Emilia, primo degli slittamenti novembrini da recuperare a domicilio. Invece, alla vigilia di entrambe le gare il presidente di Lega basket serie A, Umberto Gandini, le ha rinviate a data da destinarsi per mancanza del numero minimo di cestisti triestini aventi l'idoneità agonistica dopo la negativizzazione da Covid-19. Anche se era facile profetizzare che la trasferta a Roma non ci sarebbe mai più stata per Trieste. La Virtus ora è destinata a essere radiata dal mondo del basket per l'inopinato ritiro di cui paga le conseguenze non solo la A, che resta per la seconda stagione di fila a numero dispari di squadre stavolta 15, ma anche Torino ripescata in massima serie già in maggio con un ranking che aveva fatto discutere e riposizionata in A2 per riammettere i capitolini ora capitolati. Non un bel quadro per l'unico campionato professionistico del basket italiano, su cui incombe anche lo spettro di un'uguaglianza competitiva saltata causa pandemia come sostiene a buon diritto il presidente della Pallacanestro Trieste, Mario Ghiacci. Continuare a vivere alla giornata o riformare alle radici l'italica pallalcesto?     


Altre notizie