Guidolin: "Porte chiuse? Non sono d'accordo. Dobbiamo migliorare in trasferta. Parlerò con Nico Lopez, e su Maicosuel..."
L'allenatore dell'Udinese, Francesco Guidolin, nella conferenza stampa annunciata per questo pomeriggio, è intervenuto sullo scottante tema della chiusura di San Siro, che tanto sta facendo discutere tra gli adetti ai lavori e soprattutto nel mondo degli ultras, propensi ad una vera e propria protesta congiunta nei confronti delle istuzioni. Il tecnico di CastelFranco Veneto non è d'accordo sulla decisione presa dal Giudice Sportivo:
"Spero che venga presa una decisione diversa. Non voglio entrare nel merito, se c'è una normativa chi di dovere ci avrà pensato. Chi ha deciso merita rispetto, non si può rischiare di giudicare con superficialità. Ma non la trovo giusta questa norma, mi sembra che si stiano impegnando per modificarla perché se no si ha la sensazione di essere in ostaggio di poche persone che vengono solo per quello. Non é giusto penalizzare tutti. Si cerca di costruire delle situazioni da stadio per godere dello spettacolo: massima durezza per chi si comporta male, ma non credo questa sia la soluzione giusta. Noi non avremmo vantaggi, ma comunque questo esula dai calcoli. Non é giusto, punto e basta".
La conferenza prosegue parlando dell'Udinese, sul gioco epresso, sul modulo e sulle prestazioni di alcuni singoli. Ecco le sue dichiarazioni integrali riportate da TuttoUdinese.it:
Sui gol su palla inattiva: "E' un valore questo. Noi dedichiamo diverso tempo alle situazioni da palle ferme. In percentuale si segna molto da palla inattiva in tutto il mondo, anche noi cerchiamo di sfruttare queste situazioni. Da tanto tempo dedichiamo molto tempo alle palle inattive.Rinnovare il repertorio? Non é facile, ma é evidente che bisogna cercare di essere sempre molto attenti e cercare di avere una cosa nuova per partita".
Su Nico Lopez e Pinzi: "Con Nico parlerò. Credo abbia potuto apprezzare che noi abbiamo fiducia in lui. Capiamo tutti che lui ha talento, gli spiegherò meglio la decisione di toglierlo. Ha giocato un tempo in cui la squadra non lo poteva aiutare perché il Cagliari era meglio di noi. Cambiato assetto ha giocato 20 minuti a sinistra, ma non é il suo ruolo. Ha un sacco di attenuanti, é giovane e ha talento. Pinzi per noi é un rientro importante: ha esperienza, qualità, dinamismo. E' un valore assoluto. Spero non abbia più problemi. E' da 1 anno e 3 mesi che incappa in stop. Mi auguro abbia la salute per poter dare progressione al suo lavoro".
Su Maicosuel: "Mi aspetto molto di più da lui. Ha le qualità per essere molto più pericoloso di quanto sia, ha dribbling e tecnica. Rispetto allo scorso anno é fisicamente e mentalmente più vivace, più dentro alla partita. Ma mi aspetto da lui più concertezza. Spero faccia tesoro dell'esperienza dello scorso anno".
Sui pochi punti ottenuti dall'Udinese in trasferta: "Questo é l'aspetto che mi preoccupa e mi ha deluso di più in questo avvio di stagione. Posso capire una squadra che ha sempre faticato a vincere, ma noi nelle passate stagioni abbiamo fatto bene fuori casa. Io devo guardare al futuro e non guardarmi mai indietro, ma non posso dimenticare che fuori casa abbiamo fatto progressi gli anni passati. Non vedo perché non si possa essere a quei livelli, dobbiamo fare dei passi concreti in avanti".
Sulle condizioni di Di Natale: "Anche io lo vedo in crescita dal punto di vista fisico. Mi sembra sulla strada giusta. Mi auguro sia proprio così. Per noi é di straordinaria importanza".
Sul 4-2-3-1 e la posizione di Muriel: "Io lo vedo come una punta, alternativa a Di Natale nel momento in cui devi spingere. Ma il 4-2-3-1 é un sistema in cui i 3 lavorano un sacco per la squadra. E' una variante del 4-4-2. Comunque i 3 dietro devono anche aiutare la squadra in fase difensiva".