Guidolin: "Occhio al Pescara, ha fatto soffrire la Lazio. Dobbiamo restare attaccati al treno Europa"
Tradizionale conferenza stampa di Guidolin pre-partita allo stadio Friuli. La seguiremo live dalle 12,15.
Diverse le tematiche calde. Dal rientro di Brkic alla scelta del partner di Di Natale, dai giovani in rampa di lancio alle prospettive per l'immediato futuro, con vista Europa.
Domani affrontate probabilmente la meno forte del lotto, 1 punto nelle ultime 8 gare, 20 gol subiti con alcuni problemi di formazione: "Noi abbiamo visto altro. Ci sono dei numeri che parlano chiaro ma non mi riferisco a questo, abbiamo osservato le partite del Pescara. Dobbiamo essere attenti e concentrati. Questo è fuori da ogni dubbio. Nell'ultima partita giocata dal Pescara, nella prima mezzora non c'è stata un'occasione per la Lazio, hanno tenuto il campo molto bene. C'è voluta una bomba di Radu, una situazione individuale. Anche la Lazio in casa stava soffrendo. Situazioni che interessano a noi, meno a voi. Dobbiamo fare una partita di grande concentrazione, bravi in tutte le fasi, non sarà facile"
Noi giornalisti siamo profani però come critici ci permettiamo di giudicare il lavoro altrui. Questa squadra a questo punto del campionato potrebbe giocare con Maicosuel largo e Muriel che si accentra in un attacco a 3? "Perché no, tutto è possibile. E' una buona soluzione, che ci sta, che rispetta le caratteristiche dei vari giocatori. Ci sono altre difficoltà ma l'idea ha una sua logica. Col Torino abbiamo giocato col 3-4-3 sostanzialmente. Servono disponibilità e generosità per ricoprire ruoli di grande sacrificio"
Quando lei deciderà cosa fare da "grande", secondo lei è un'ipotesi fantasiosa pensare ad un Di Natale allenatore-giocatore? "Io devo pensare ad altre cose ad oggi, magari in altre occasioni posso anche rispondere. Per non dare l'idea che stiamo pensando ad altro, dobbiamo pensare alla partita di domani, vogliamo restare agganciati al trenino delle squadre che lottano per l'Europa ed esserci ancora al terzo anno consecutivo è motivo di grande soddisfazione. Andare ogni anno non è così facile, quest'anno è molto difficile ma la classifica non ci condanna, dobbiamo provarci"
Rientrato Brkic. C'è una gerarchia o Padelli si è guadagnato la titolarità? "Siamo molto contenti di tutti e due, domani prenderò una decisione. Non ho parlato con loro, prima di esternare mi sembra doveroso avere un breve colloquio con loro. Coi collaboratori parlo tutti i giorni ma con loro no, prima parlo a loro e poi ufficializzo"
Per quanto riguarda la crescita di tutta la squadra, come è proceduta questa settimana? "Ho visto quello che c'è sempre nel nostro cantiere di lavoro. Siamo perennemente in cantiere, si lavora sul campo, dietro le quinte, tra noi collaboratori, nelle palestre. Speriamo di lavorare bene, abbiamo questo obiettivo. Crescere questi ragazzi che vengono spesso da lontano e hanno altre abitudini, lavoriamo per accorciare il loro tempio d'inserimento Vedo il massimo impegno da parte di tutti e sono convinto che stiamo progredendo, i giovani capiscono e sono presenti e partecipi di quello che facciamo. Il tempo è una variabile importante, nell'immediato dobbiamo soffrire qualcosa ma nel futuro vedo una squadra in crescita"
Quest'anno sarà difficile raggiungere l'Europa. Si potrebbe dedicare queste ultime giornate alla preparazione per il prossimo anno? "Lo facciamo, i giovani giocano. Manca tanto però, un terzo. Pur tenendo conto di questa giusta osservazione, bisogna mettere in campo la squadra più forte che si può, manca davvero tanto. Pur con le nostre difficoltà, siamo ancora lì. Anche il campionato non è chiuso, per lo scudetto. 5-6 punti di ritardo non sono tanti da recuperare e non sono rassicuranti per chi sta davanti. Quest'anno è più difficile, quello sì. Il regolamento Uefa, chi ci sta davanti... non sempre l'Udinese può essere più brave di Inter, Fiorentina e Roma. E' successo ma non è la regola, la gente deve capirlo"
A Catania se la sono presa perché ti sei dichiarato infastidito di essere dietro a loro... "Ho solo ammirazione per quello che sta facendo il Catania, fanno sempre bene e quest'anno ancora meglio. Mi piacerebbe essere davanti a tutte le piccole, non è fastidio ma ammirazione e rispetto per una società che sta facendo cose molto importanti sul modello nostro. Mi sta bene chiarire questa cosa perché non volevo assolutamente infastidire gli altri, confermo la grande ammirazione"
Sarebbe bello dedicare la vittoria a Morosini domani: "Noi andiamo a giocare dove un nostro amico ha perso la vita. Non c'è bisogno di fare cose pubbliche, se i ragazzi avranno pensieri da esternare è nel loro diritto. Proviamo un sentimento molto intimo e riservato"