Guidolin: "Non dobbiamo per forza andare in Europa. La Roma mi ha cercato? No comment"
In vista della ripresa degli allenamenti per preparare la prossima sfida di campionato contro la Roma, ha parlato in conferenza stampa Francesco Guidolin, che ha analizzato il momento dell'Udinese, reduce dalla sconfitta di misura contro il Milan di Sabato sera. Ecco le sue parole riportate da Udinese.it:
"Confusione in squadra? No. Sappiamo benissimo che così non basta, dobbiamo migliorare e velocemente. Sappiamo che le nostre prestazioni non bastano per ottenere risultati importanti, ma bisogna fare una premessa. Se noi pensiamo a una squadra che debba arrivare terza, quarta o quinta, sono d'accordo che siamo lontanissimi. Ma se noi pensiamo alla nostra dimensione, il ragionamento é un po' più lineare. Bisogna essere più bravi in tutto, ma manteniamo questo livello, quello di altre squadre che devono lottare per i 40 punti. Non dobbiamo per forza andare in Europa. Ho visto qualche segnale positivo, ma non basta. Non vedo confusione, vedo una squadra che doveva ripartire in questa stagione in un certo modo, ma non ci stiamo riuscendo e dobbiamo lavorare perché questo torni".
Parliamo dei singoli. Muriel non ha fatto bene. Come mai? "In questo caso si é trattato di una preparazione negli ultimi 10 giorni un po' deficitaria. Quando vanno con le Nazionali non sai mai come tornano. Non so come si sono allenati. Lui é uno che ha bisogno di lavorare. Pensavo di tenerlo fresco per sfruttare le qualità che lui ha. Altre volte devo fare altre valutazioni, come quando c'erano giocatori che tornavano dalla Coppa d'Africa".
Su Lazzari: "E' il giocatore che per noi ha le migliori intuizioni, ha un ottimo livello. Tra le qualità aveva quella di giocare dietro la punta. Il fatto é che dobbiamo migliorare tutti e alla svelta".
Le sue formazioni fin qui son sempre state diverse. Ha perso delle certezze? "No. Io sono convinto che questo gruppo può far bene. Non sono contento e quindi cambio. Ma quello che voglio lo sanno tutti i giocatori, sanno quello che dobbiamo fare. Ma non ci stiamo riuscendo".
Pereyra in netto miglioramento: "L'ho visto meglio nella partita e soprattutto nella settimana di allenamento che abbiamo fatto. Meritava di essere chiamato in causa. Da trequartista ha fatto ottime cose con la Sampdoria l'anno scorso. Non metto un giocatore in una situazione tattica che non conosce".
La soglia dei 40 punti può demotivare un giocatore? "Non credo. Sono abitutati a quella tabella che c'è in spogliatoio, non voglio che nessuno vada fuori binario".
Maicosuel poteva essere utile a Milano? "Può darsi che forse sarebbe stato meglio con lui in campo, ma chissà. Quando si pensa per ore, se va bene sei bravo, altrimento no. Conosco la regola del gioco e la accetto".
Non si sente un predicatore nel deserto? "Questa é una squadra che se gira può mettere in difficoltà chiunque. Conosco bene i miei giocatori, so che il nostro livello é quello di un certo tipo. So che siamo un club che costruisce con un certo tipo di idea, di progetto. Per me non é un problema, noi all'interno conosciamo le dinamiche. Mi sono accorto che dopo la partita la critica era un po' particolare. Ma L'Udinese rimane l'Udinese, non é detto che debba far un solo boccone del Milan perché l'avversario é in difficoltà: le annate non sono tutte uguali".
Naldo sta crescendo. Benatia può spostare gli equilibri di una squadra? "Non lo so. Naldo sta migliorando, sono contento perché é un ragazzo serio ben adattato al nostro progetto. Benatia é un giocatore di livello importante, si é meritato la chiamata di un club importante e sta dando dimostrazione del suo valore. In una squadra di qualità é arrivato un po' di sano pragmatismo, qualità assieme a quantità. Un giocattolo perfetto per il momento. La Roma ha tante armi, tra cui la definitiva esplosione di Pjanic, che non poteva non avvenire".
Il giocatore più esuberante dell'Udinese? "E' un momento che le cose che vorremmo fare non ci vengono con la facilità con cui venivano l'anno scorso. Ci sono mille variabili, mille perchè, ognuno può giudicare. L'esuberanza bisogna che la tiri fuori io e la faccia tirare fuori ai miei ragazzi".
E' la Roma la squadra che l'aveva cercata? "Non si può dire".
Ultima battuta sul modulo: la Juve con una sola punta a Madrid. Tu in rosa hai tante mezzepunte, farne giocare? "La rosa é costruita così, ho diversi giocatori che possono fare il trequartista o l'attaccante esterno, ma ho anche diversi attaccanti. Alcuni sono molto giovani, come Nico, Bruno e Zielinski: siamo costruiti in un certo modo, ma possiamo fare bene con tanti moduli".