Guidolin: "La Nazionale? Per me sarebbe un toccasana. In futuro..."
Nel corso della trasmissione Deejay Football Club, da RadioDeeJay, è intervenuto Francesco Guidolin, rispondendo alle domande del giornalista Ivan Zazzaroni. TuttoUdinese.it trascrive l'intervista, che inizia con le parole del mister che torna sull'eliminazione dalla coppa:
"In EL ci siamo messi in difficoltà nella partita di andata, se la giochiamo dieci volte non finisce così. Ormai è andata. Credo ci sia solo da dire che è capitata una giornata stregata in un momento chiave".
Inizio di campionato spettacolare. Un caso?
"Secondo me è un pezzo che si sta cambiando mentalità in Italia. Buon gioco, sistemi offensivi diversi. Il nostro movimento a livello tecnico non è mai stato in crisi, in più sono arrivati giocatori importanti".
Grande distanza fra le prime 7/8 e le altre. Voi siete un po’ la squadra di mezzo?
"Credo che quest’anno le grandi faranno meno fatica con le medio-piccole. Alcune di fascia alta hanno cercato di diminuire il gap con la più forte che è secondo me la Juventus".
Allenatore nazionale? Accetti la candidatura?
"Certo, anche solo essere nominato è un grande orgoglio e mi fa molto piacere".
Dicono che per Guidolin manca grande pedigree a livello europeo e forse la gestione della tensione...
"A fare il commissario tecnico ci sono tempi di recupero maggiori. Nel prossimo futuro una nazionale sarebbe un toccasana per me, hai tempo per seguire i giocatori: credo sia un bel lavoro".
Ci sono allenatori di nazionali che sentono la mancanza del quotidiano però...
"Può essere, a me il quotidiano è ciò che piace di più in questo momento, ma ne ho fatto per 40 anni e potrebbe essere anche bello cambiare".
Una nazionale molto sottovalutata: il Belgio, cosa ne pensi?
"Hai tutte le ragioni del mondo. Nell’Under 21 c’è Walem, estremamente valido e hanno un buon modo di lavorare".