GSA soffre, Derthona a casa. Ai quarti contro Casale. Per sta sera si fa festa
Durissima: è stata durissima. Una gara dove, ancora una volta, Udine si è trovata all’ultima spiaggia anzi ormai spiaggiata, nove punti sotto ad un paio di giri di lancette dalla fine. Finità? Neanche per sogno. 9-0 e gara all’overtime, con Troy Caupain salito in cattedra dopo un primo tempo opaco anziché no.
E ai supplementari? Altra imbarcata firmata Sorokas,-6 e poco da giocare. A quel punto però salgono in cattedra gli americani e la difesa di coach Lino. Sull’antisportivo sancito dai pessimi arbitri di stasera si poteva chiudere tutto: invece un impreciso Benevelli sbaglia la tripla della vittoria, Sorokas riporta sotto i suoi e da lì è stillicidio di emozioni. Udine si fa morire in mano la palla, Pansa chiama timeout battezzando Sorokas, che si ribalta in vista del canestro e di fatto consegna alla GSA i quarti contro Casale Monferrato.
Udine vince tirando da tre in maniera scandalosa, un 4/25 neanche lontanamente parente di medie da professionisti. E Tortona, che sul tiro da tre ci campa, fa 8/30 che tanto meglio non è: è questo, assieme ai dieci rimbalzi in più raccolti dalla GSA, che fa insaccare ai piemontesi gli stendardi. Se ne tornano a casa tristi, a differenza degli eroi del Settore D accorsi anche stasera al seguito della squadra.
A proposito: se la palestrina di Voghera è un campo da A2, allora il PalaBenedetti è il Madison Square Garden. Ci vuole rispetto per chi, come la Bertram, merita palcoscenici all’altezza. Spero che i Leoni presto abbiano il proprio palazzo.
Tutto bene? Stasera sì. Ma domani coach Lino ed il suo staff dovranno analizzare bene ed a fondo le ragioni per cui una squadra inferiore per profondità e caratteristiche del roster, li ha tenuti in scacco: aldilà del fatto che Sorokas diventerà un gran bel giocatore e Garri sembra avere barato sull’età anagrafica, giocando da ventenne. Stasera però Luca ha patito proprio l’età, che ne hanno annebbiato la prestazione nella ripresa. Quinto fallo evitabilissimo, una di quelle infrazioni da puro ‘acido lattico’.
Non ho parlato di Melvin Johnson, direte.
Già: gran tiratore, niente da dire. Ma Sorokas ha messo mi pare nove dei suoi 24 punti all’overtime; lui ha chiuso il primo quarto a 13 punti, il primo tempo (vado a memoria) a 17 e gli altri 4 punti li ha fatti nei primi 50’’ del terzo periodo. Di lì in poi qualche assist, due stoppate subite, tre palle perse e zero punti. Zero. Proprio mentre Troy e Dykes ne mettevano 22 assieme. Ventidue. Tutti ad alto peso specifico. Insomma mi sembra una bella point guard che nei momenti più caldi anziché tirare la passa. Questo almeno ho visto per tutta questa serie di playoff.
Onore a Tortona, perché vincere ai playoff non è mai semplice; ormai però l’asticella è alta, e Udine deve imparare a sciupare meno occasioni, fuori e dentro il pitturato. Meno male che stasera, dalla linea dei liberi, ha realizzato 16 dei 20 tentativi (11/19 per Derthona): 23/52 da due, invece, rende l’idea di una gara nervosa e tirata.
Contro Casale serve altro, serve di più: Tortona gioca sempre con gli stessi, e se Spanghero vale Gergati o viceversa, quando escono Sorokas e Garri gli onesti Quaglia e Radonij rendono una ben più sommessa performance.
Lo Junior, invece, ha un roster giovane ma compatto, con l’italoamericano Blizzard, Sanders e Martinoni a far la parte del leone. Di Marcius, bel centrone croato, ho perso le tracce: temo non stia bene.
Ci si penserà da domani: stasera Udine deve celebrare un momento storico che la vede passata ai quarti di finale di questa tiratissima post-season, dove Trieste e Bologna, assieme a Treviso, sembrano essere protagoniste così come un girone Est ancora migliore dell’altro versante nazionale. Per la GSA uno step ulteriore di crescita: parlo della società e dell’ambiente tutto.
Ed agli amici che mi scrivono le peggio cose su come si sia giocato nelle ultime due gare dico, come ricordato qui sopra, che sì, forse hanno ragione: ma detto che Tortona non ha fatto molto di meglio, a campi invertiti avremmo detto ‘sì, gli avversari hanno giocato male ma conta vincere’.
Conta vincere: forse è proprio così. Per me invece conta vedere undici ragazzi (dieci stasera, con Ous fuori causa per un attacco d’asma) che si buttano su ogni palla (come la contesa conquistata a 57’’ dalla fine, quella del pari) e almeno dimostrano di crederci.
Gli chiedo solo, sommessamente, di mettere qualche tiro in più. poi sarà divertimento vero.
Per oggi si fa festa. Stasera si beve vino. Tortona si è dimostrata avversaria nobile e battagliera, ma in fondo è giustissimo così. La GSA meritava di passare. Punto.
E un saluto all’amico Enrico di Onde Furlane: Henry, pronostico beccato. Ne ero troppo certo.