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GSA: contro Mantova o…

di Franco Canciani

Sgombriamo il cielo sul Carnera dalle nuvole: siamo ancora convinti l’A.P.U. sia una delle società dal roster meglio attrezzato in tutta la propria categoria. Lo dicevamo prima della batosta di Imola, a maggior ragione lo sosteniamo oggi.

Oggi che Udine è chiamata (mai termine fu più appropriato, dato il sold out, ennesimo, del palazzetto di Rizzi) a rinfrancarsi, convincendo, contro gli Stings di quel Seravalli vice-coach nelle ultime due gestioni (Martello e Lamma); più ancora dovrà partire bene sin dall’allaccio delle scarpette per scacciare i fantasmi causati da una pressione che indubbiamente esiste.

Contro Mantova, certo; ma anche contro le ombre e gli scricchiolii che qualche tifoso ha evidenziato (troppo) domenica scorsa, al grido di ‘si stava meglio quando si stava peggio’.

Fiducia: ché Udine è formazione quadrata e completa. La Pompea degli amici mantuani ha perso diversi elementi, in testa Jones, Moraschini e Candussi; ha confermato capitan Vencato, Cucci ed un manipolo di giovanotti; ha firmato il vecchio gaucho Ghersetti che per i bianchineri di Cavina sa tanto di playoff-serie-B (Bergamo, appunto, poi Orceana le ultime due stazioni del trentasettenne di Tandìl), e il nostro Tommy Raspino; la coppia coloured è formata dall’esperta guardia Andy Warren (reduce da un lungo pellegrinaggio in Europa fra Cipro, Estonia, Kosovo e Germania ma anche G-League con i Warriors) e dal centro Morse, più giovane ed anche lui proveniente dalla Bundesliga.

Udine deve vincerla, facendo forza sulla lunghezza infinita del proprio roster e su un’indubbia migliore dose di talento. E stavolta non ci saranno scuse (‘Imola campo stregato’ non si può sentire) ma solo 3500 tigri che vorranno impegno, dedizione, precisione e dominio. E sono certo che coach Demis farà valere la propria esperienza e storia al cospetto di un collega talentuoso ma certamente molto giovane.

Con buona pace degli amici Matteo, Alessandro e compagnia: fratelli prima del match, ancora di più dopo ma durante la gara sarà coltello fra i denti.

Capitolo infermeria: Chris, uomo più positivo nella sconfitta alla palestra imolese, si è allenato a singhiozzo ma conoscendone dedizione e tempra stasera sarà, al solito, il primo ad essere chiamato dallo speaker col suo numero ‘uno’ sulle spalle; per il resto fuoco alle polveri.

Palla a due in un gremito e caldo (se no m’arrabbio) PalaCarnera alle solite sei della sera; fischieranno più o meno in libertà lo scarsicrinito Francesco Terranova di Ragusa, il nuorese Rudellat e Edoardo Gonella di Genova.

Per chi la vede, ci si vede; per chi non ci sarà radiocronaca sulle web-frequenze di EffeRadio (ci trovate su tutte le sorgenti social di Tuttoudinese). E domani sera (ore 20.00 credo) ne parliamo in trasmissione: se volete, insomma, ci trovate.


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