Gotti, conferenza: "Per l'importanza di questa società pensiamo al risultato immediato, ma c'è prima un percorso da fare"
Queste le parole in conferenza stampa di mister Gotti.
Ogni conferenza stampa viene sottolineata la crescita della squadra, ma contro la Juve l'Udinese non ne è uscita bene, contro il Cagliari conta solo vincere: "Per l'importanza di questa società ci stiamo abituando a ragionare sul qui e ora, il domani sembra già che sia fondamentale e ci mettiamo in prospettive negative, ma nel calcio ci sono delle tempistiche. Sicuramente i punti ora contano tanto perchè la classifica la vediamo tutti, ma attualmente un qui ed ora non c'è, non possiamo non tenere conto che mancano 23 partite alla fine del campionato. Se perdiamo domani e poi facciamo un percorso virtuoso voglio vedere se ci saranno brontolii a Pasqua. Chiaro che vincere domani permetterebbe di fare un passo avanti nel percorso virtuoso, ma non possiamo metterci subito nell'ordine di idee che se perdiamo domani finisce tutto"
La partita con la Juve ha dato diverse indicazioni, ultimamente c'è un Ekong che sembra in difficoltà, avrà ancora fiducia o avrà un turno di riposo? "Il secondo tempo di Torino sicuramente ha dato delle indicazioni importanti, così come il primo tempo. Terrò sicuramente conto delle sensazioni che mi ha dato il campo. I giocatori dal punto di vista caratteriale, umano ed emotivo non sono tutti uguali, la quotidianità del campo dà risposte importanti in questo senso. Su Ekong mi sento di dargli grande fiducia".
Il Cagliari viene dalla sconfitta all'ultimo con la Lazio: "Non so come risponderà il Cagliari alla sconfitta con la Lazio, in estate si è dotata di giocatori di spessore maggiore rispetto agli anni scorsi. Dopo le due sconfitte iniziali hanno fatto 13 risultati utili consecutivi. Viaggiavano dunque sulle ali dell'entusiasmo, avevano recuperato loro stessi due partite nel recupero. Aver perso in quel modo contro la Lazio può averli riportati con i piedi per terra, ma conosco bene Maran, le sue squadre sono ben organizzate a prescindere"
La squadra sembra deprimersi molto facilmente: "Sicuramente l'analisi è pertinente, tenendo conto che affrontavamo la Juventus. Dal mio conto cerco di tenere d'occhio gli equilibri, come si esprime la squadra, trovo che comunque ci manchino tre, quattro punti, quelli che mancherebbero per una classifica serena. Guardo sia il campo che i numeri, ho riscontri tangibili per quello che dico, certi punti li abbiamo persi e dobbiamo andarceli a riprendere".
Pussetto sembra in grande crescita, mentre invece De Paul non sta convincendo appieno, pur con un ruolo molto importante: "Pussetto si sta avvicinando ai novanta minuti, si sta allenando con continuità per la prima volta quest'anno, a Torino è entrato molto bene, ha fatto sia la punta che l'attaccante esterno, è quello più adattabile alla fascia in questo momento nel pacchetto di attaccanti. De Paul ha fatto un girone d'andata condizionato da diverse cose, ha perso tre partite dopo il rosso con l'Inter. Poi con Tudor faceva il centrocampista o l'attaccante in base alle partite, ora è centrocampista in toto, gioca più nel cuore del campo. È un po' più lontano dalla porta, il gioco dipende meno da lui, ma questo non gli toglie importanza, anzi".
Okaka sta soffrendo la mancanza del gol? "Credo che come tutti gli attaccanti credo che la componente gol sia importante, ma non lo vedo condizionato da questo aspetto. Credo che Okaka alla soglia dei trent'anni abbia una maturità e una consapevolezza diversi, sa che può essere importante anche se non va in gol".
Pussetto può essere uno dei quinti di centrocampo? "Pussetto è un ragazzo che dà grande disponibilità, è genoroso. Siamo una squadra che fa il 3-5-2 e siamo stati spesso molto corti sulle fasce, abbiamo perso Larsen e avevamo ter Avest fuori, sono tornati loro due e abbiamo perso Sema. Chiaro che per una squadra che punta al gioco sulle fasce è un problema non da poco, sappiamo sia io che Nacho che è un attaccante, ma in caso di emergenza lui è quello che per caratteristiche è più adatto alla fascia".
Jajalo e Sema possono tornare subito in campo dal primo minuto? "Sia Jajalo che Sema hanno fatto diversi allenamenti insieme alla squadra, quindi tutti e due possono essere impiegabili dal primo minuto. L'incognita ovviamente è la tenuta, questo va valutato con calma, perchè devo capire quanti giocatori in campo posso permettermi con l'incognita della tenuta atletica".