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Gino Pozzo: "Vorrei che le critiche fossero sospese. Con Delneri vogliamo ottenere risultati attraverso il gioco"

di Francesco Digilio

Gino Pozzo ieri era al Bruseschi per le prime sedute di allenamento di Gigi Delneri con l'Udinese. Ai microfoni del Messaggero Veneto, Pozzo, da molti accusato di pensare quasi esclusivamente al Watford, ha svelato di aver "distrutto un telecomando guardando una delle ultime partite dell’Udinese". Pozzo ha poi motivato la scelta di esonerare Iachini: "Non si poteva continuare così, non era l’Udinese quella: siamo abituati a fare calcio in un’altra maniera da queste parti, abbiamo sempre raccolto risultati attraverso il gioco, in particolare durante le nostre annate migliori, con Zaccheroni, con Spalletti, con Guidolin in panchina. Gioco che adesso non siamo riusciti neppure a veder abbozzato in questi tre mesi con Iachini. Lui ha un’altra idea, vuole arrivare al risultato in altro modo. E non è quello adatto a questa realtà". E, dunque, meglio cambiare e puntare su Delneri: "È uno con le idee chiare. Mi ha chiesto cosa vogliamo e gli ho detto: i risultati attraverso il gioco, metta pure chi vuole in campo e se servirà qualcuno funzionale al progetto a fine dicembre me lo dica. I giocatori ci sono. Anche troppi. Ma adesso è meglio così: scelga pure Delneri chi far giocare, chi tenere, al resto penseremo quando si riapre il mercato. I giudizi? Le critiche? Vorrei che fossero sospesi, ma nel calcio chi perde deve tacere e lavorare".


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