Giaretta: "Per noi è stato un mercato positivo, siam abituati a fare le cose in anticipo e non a fine agosto"
Mercato chiuso. Le ultime ore frenetiche come sempre, le settimane precedenti all'ultimo giorno, vuote. Grande organizzazione, poche presenze. "Per noi è stato un mercato positivo, anche perché siamo abituati a fare le cose in anticipo e non a fine agosto. Gli ultimi giorni servono per sfoltire e far fare esperienza altrove a chi necessita di spazio", dice a TuttoMercatoWeb il ds dell'Udinese, Cristiano Giaretta.
La sensazione è che quest' anno punterete a qualcosa in più della salvezza.
"Speriamo sia così ma vogliamo tenere un profilo basso. Siamo una grande società ma umile. Prima i quaranta punti, poi penseremo al resto".
L'unica nota stonata, forse, la cessione di Nico Lopez.
"Il mercato lo fai quando sono i ragazzi a chiederti di andare da un'altra parte. Ci ha chiesto di andare a Verona e così abbiamo fatto l'operazione".
Che mercato è stato?
"Un mercato che per certi versi ha risvegliato l'orgoglio del calcio italiano. Vedi il Milan, che ha preso Fernando Torres. Qualcosa si sta risvegliando, adesso i grandi nomi non vanno solo all'estero".
A chi l'oscar del mercato?
"Facile: alla Roma".
Da chi si aspettava qualcosa di più?
"Difficile fare mercato. Per giudicare devi vivere le situazioni dall'interno. E soprattutto avere idee chiare".