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Fuori le palle, senza tanti giri di parole

di Stefano Pontoni

Inutile girarci attorno, contro la SPAL servono punti. Mister Delneri e i suoi uomini, già alla seconda giornata, sono chiamati a voltare pagina dopo il deludente debutto del Friuli contro il Chievo Verona. Un altro passo falso non sarà tollerato né dai tifosi, che si aspettavano un avvio di campionato decisamente diverso, né dalla proprietà, la cui pazienza pare già essere al limite. 

Non sarà però affatto facile uscire dal Mazza con un risultato positivo. La SPAL, che alla prima ha fermato la Lazio all'Olimpico, è squadra che corre, che gioca sull'intensità, che aggredisce l'avversario non lasciandogli mai un attimo di respiro. Per questo motivo l'Udinese, che nei piedi non ha quella qualità che serve per addormentare la partita, dovrà alzare i giri del motore. Ritmi bassi, come contro il Chievo, potrebbero esserle fatali. 

Fondamentali saranno le scelte di Delneri. Quando a contare sono più di tutto le gambe e i polmoni serve scegliere gli uomini più in forma, quelli che fisicamente stanno meglio. E l'Udinese, dal punto di vista fisico, non sta brillando al momento con alcuni giocatori decisamente in ritardo sulla condizione. 

In aiuto ad una forma ancora non perfetta arriva comunque il 4-4-2 di Delneri che dovrebbe garantire maggiore solidità e compattezza. Il tecnico ha chiesto ai suoi maggiore attenzione e ordine in fase difensiva. Certi errori di disattenzione che si sono visti sia nelle amichevoli sia nelle prime due gare ufficiali della stagione vanno eliminati al più presto. Dietro rientra Danilo e forse vedremo il debutto di Larsen, sta sera capiremo se il loro inserimento basterà. 

Davanti Delneri si affida invece ancora una volta a Thereau. Il francese è il giocatore di maggior qualità della rosa ma va disciplinato, vederlo gironzolare per il campo è controproducente sia per lui che per la squadra. Il tecnico ha cercato di cucirgli addosso un ruolo alla Di Natale, più vicino all'area, dove Cyril con la sua qualità può essere decisivo. Con lui Lasagna, l'unico tra i nuovi che pare essere già pronto. 

Al di là dei discorsi tattici, che lasciano il tempo che trovano, ciò che conta sono le motivazioni. La SPAL, alla prima in A di fronte ai propri tifosi dopo 49 anni, è carica a mille e non ha alcuna intenzione di fallire quello che è un appuntamento con la storia. L'Udinese dovrà quindi tirare fuori gli attributi. Fuori le "palle", senza tanti giri di parole per dimostrare di essere molto di più di squadretta da 14esimo, 15esimo posto.

 

 

 

 


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