Fiore: "Lazio ancora delusa, Udinese non da Europa ma meglio dell'anno scorso. E su Pinzi..."
Domenica si affronteranno Lazio ed Udinese, le squadre in cui ha espresso al meglio il suo grande talento, realizzando 18 reti nelle due annate in Friuli e 17 nelle tre stagioni laziali. Chi meglio di Stefano Fiore può dare un giudizio sulle due squadre che si affronteranno domenica pomeriggio all’Olimpico di Roma? Le due formazioni sono reduci da una sconfitta nell’ultimo turno di campionato anche se chi se la passa peggio sono i biancocelesti, come conferma il doppio ex nel corso di una lunga intervista rilasciata al Messaggero Veneto: “La Lazio non ha assorbito la delusione per l’eliminazione dal preliminare di Champions, anzi, quel risultato ha scosso un po’ tutto l’ambiente. In una piazza importante come Roma certi risultati te li porti dentro per tanto tempo anche perchè ci si aspettava di approdare alla fase a gironi. Come ha onestamente riconosciuto Pioli, la Lazio non è ancora pronta per certi palcoscenici. Non mancano gli alibi: sicuramente l’assenza a Leverkusen di due giocatori come Biglia e Klose che dal punto di vista dell’esperienza e della personalità sarebbero stati fondamentali”. E in vista della sfida di domenica le cose non vanno certamente meglio con l’infortunio occorso a de Vrji ma Fiore non vede una Lazio totalmente sfiduciata: “Stiamo parlando della spina dorsale della squadra, ma credo che dopo la brutta sconfitta con il Chievo, al di là di chi andrà in campo, l’Udinese troverà una Lazio avvelenata, cattiva. La squadra di Pioli difficilmente riuscirà a ripetere il campionato dello scorso anno perchè la concorrenza è più agguerrita, ma una buona stagione la può fare”.
Poi Fiore si sofferma sull’Udinese: “Non è cambiata molto rispetto alla passata stagione, il cambio più significativo è stato fatto in panchina dove è stato ingaggiato un allenatore che ha caratteristiche completamente diverse dal suo predecessore. La società sul mercato non ha fatto gli interventi necessari per l’obiettivo europeo. Questa Udinese può aspirare a un torneo tranquillo, sarà più solida rispetto a un anno fa, ma non ha grande qualità tecnica. Per quanto riguarda il centrocampo si è deciso di puntare più su giocatori di sostanza che di talento. L’ultimo centrocampista con certe caratteristiche era Pereyra. Ora con questo 3-5-2 si tende a sfruttare le fasce per poi mettere nelle condizioni di finalizzare un giocatore come Zapata che ha una struttura fisica importante e se riesce a trovare continuità può rivelarsi un elemento interessante. Sempre a proposito di centrocampo ed attacco, per quanto riguarda Kone e Bruno Fernandes, Il greco finora non è stato sfruttato a dovere. Non è un costruttore di gioco, ma uno che si butta negli spazi senza palla, un centrocampista con le caratteristiche di Perrotta giusto per rendere l’idea. Il portoghese ha qualità, ma non è un interno, io lo vedo più mezz’ala”.
Un pensiero su Di Natale? “Totò rimane una grande risorsa, ma le stagioni passano e per lui diventa sempre più difficile riuscire a tenere certe medie realizzative. Bisogna centellinarlo e sfruttarlo soprattutto in determinate partite dove può ancora fare la differenza”.
Fiore si sofferma anche sulla discussa cessione di Pinzi, appoggiando la società: “Si può leggere come un tentativo di “svecchiamento” della squadra, però Giampiero era un giocatore molto utile a livello di spogliatoio. Certo, certe scelte, seppur sofferte, una società prima o poi le deve fare. La Lazio, per esempio, ha rinunciato a Ledesma”.
Infine il doppio ex prova a prevedere che tipo di match ci sarà domenica a Roma e quali potrebbero essere i protagonisti ed i giocatori da tenere d’occhio in entrambe le formazioni: “La Lazio partirà sicuramente forte e l’Udinese non dovrà sbagliare l’approccio. Se poi la squadra di Pioli non sbloccherà il risultato i tifosi potrebbero perdere la pazienza e i bianconeri potranno sfruttare il fattore ambientale. Nella Lazio sicuramente sarà protagonista Candreva che è partito sicuramente meglio di Felipe Anderson; nell’Udinese i due esterni Edenilson e Adnan che, vista la carenza di qualità a centrocampo sono gli uomini chiave per lo sviluppo del gioco”.