Domani capiremo chi siamo contro un Chievo che è un avversario più complicato del Milan
Domani all'ora di pranzo, nella partita del "tramezzino" come piace definirla al nostro caro Lorenzo Petiziol, affronteremo al Friuli il Chievo Verona. L'entusiamo è alto, la conquista di San Siro ci hanno ringalluzziti non poco e la voglia di continuare questa striscia di successi è tanta.
Guai però a sottovalutare i clivensi. La squadra allenata da Maran è tosta, organizzatissima e quadrata. Un impegno, quello che comunque è da considerare un vero e proprio derby del Triveneto, che per molti motivi è più complicato di quello contro il Milan. Il Chievo, al confronto dei rossoneri, infatti è una squadra con un carattere non da poco, una squadra rognosa e compatta. Spina dorsale di ferro, gruppo unito e tanta fame di risultati.
I gialloblù poi, che in estate hanno cambiato poco e niente, si conoscono a memoria. Hanno un gioco rodato e costruito nel tempo e a Udine sono alla ricerca di punti dopo aver raccolto meno di quanto avrebbero meritato nelle prime tre giornate. Gli uomini di Maran poi fanno giocare male gli avversari, li fanno innervosire per colpirli in maniera letale.
Per la nostra Udinese allora è un test davvero importante. Domani capiremo chi siamo e di che pasta siamo fatti. L'obiettivo è quello di fare definitivamente quel salto di qualità che manca da tanto tempo, mettondosi alle spalle tutte quelle paure e quelle angosce del passato. Iachini sta piano piano costruendo un gruppo con un'identità precisa e con una disciplina tattica. Il percorso di crescita però è ancora lungo e interromperlo davanti ai propri tifosi potrebbe essere deleterio. Anche perché tanti problemi permangono ancora, sia nella testa che nel gioco.
Superare il Chievo vorrebbe dire terza vittoria consecutiva e un altro passetto verso quella salvezza da raggiungere al più presto per non rivivire le ansie dello scorso finale di stagione. Un esame importante, da superare a tutti i costi. Occhi però a pensare sia più semplice che il Milan.