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Delneri: "I Pozzo non hanno dato un ultimatum. Su questa squadra ci sono troppe pressioni"

di Davide Marchiol

Nell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si può trovare un'intervista a mister Delneri, reduce dalla vittoria con il Sassuolo.

Sui presunti ultimatum che la società avrebbe dato al tecnico: «No, abbiamo parlato, come facciamo sempre. Ma nessuno mi ha dato ultimatum. Non mi hanno chiesto neanche di passare alla difesa a tre. A parte che non avrei gli uomini per farlo (Angella e Nuytinck sono infortunati, ndr), secondo voia 67 anni mi farei dare la formazione da qualcuno? Sono l’allenatore e decido io».

In passato ha dichiarato che c'è troppa pressione per una squadra che ha cambiato tanto: «E lo confermo. Ci sono moltigiocatori nuovi, come Barak,Lasagna, Behrami... Il fatto di avere tanti stranieri ormai è una caratteristica comune a tante squadre».

L'Udinese è tra le squadre che hanno mandato più giocatori in gol, ma non è un caso: «No, un’ idea di gioco. Tutti hanno il compito di proporsi, soprattutto le mezz’ali. Andate a vedere quanti gol hanno fatto l’anno scorso Fofana e Jankto. La punta da 10 reti serve, eccome. E spero che sia Maxi Lopez, un centravanti che aiuta la squadra».

Thereau la cessione più importante, ma non ci sono rimpianti, Barak la novità che si è adattata più in fretta: «No, ha fatto una scelta, cercava nuove motivazioni. E’ un attaccante particolare, un accentratore: senza di lui, abbiamo cambiato modo di giocare. Barak è un centrocampista di qualità, che sa adattarsi: nella nazionale ceca fa il trequartista. Ma non dimentico Behrami, che si è rimesso in discussione».

Molti si lamentano che i Pozzo non siano presenti: «Io so dove sono i Pozzo: vicini alla squadra. Come dopo la vittoria sul Sassuolo».

La difesa con il Sassuolo è stata impenetrabile, Delneri spiega cosa sia cambiato: «Dettagli. Per esempio sugli angoli metà dei difensori marcavano a uomo. Se sia meglio o peggio difendere a zona sui piazzati dipende dalla situazioni. Ma dopo la Juve, la squadra aveva bisogno di sicurezza e più attenzione. Partita con òa Juventus che non è stata la peggiore, per 50 minuti abbiamo tenuto, Buffon ha fatto miracoli, sul 2-2 sono arrivati due gol da calci piazzati. Abbiamo sbagliato le prime due, con Chievo e Spal. Le altre no. E possiamo migliorare».

Il campionato sembra spaccato in due: «Sarà un campionato di sofferenza,la forbice tra le prime e le altre si è allargata. Vi risulta che una piccola abbia battuto una grande?».

 


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