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Da Trieste allo stadio Friuli nello spot della Dacia: svenduta ancora una volta l'identità friulana

di Stefano Pontoni

Ho visto e rivisto almeno una decina di volte lo spot della Dacia. Ma davvero i protagonisti partono da Trieste per arrivare, vestiti di bianconero, allo stadio Friuli? Sembra blasfemo ma purtroppo è così.

Vi racconto un po', per chi non avesse ancora visto questo magnifico spot dell'ultimo modello della Dacia, la serie Brave, com'è la trama ideata da quelli che dovrebbero essere in teoria dei veri strateghi del marketing. Siamo nella location di Trieste, un gruppo di tifosi bianconeri, con berrettini e sciarpe, parte dal porto nel bel mezzo della bora per andare a vedere la partita dell'Udinese.

Una scelta che non può essere voluta. Sicuramente chi l'ha realizzato, l'agenzia Publicis di Milano, non ha studiato bene il territorio friulano. Trieste città capoluogo del Friuli e dell'Udinese, cose veramente da pazzi, al di fuori di ogni identità storica, culturale e territoriale. Tutto sommato li posso però anche perdonare, d'altronde a loro interessava la resa cinematografica delle ambientazioni. 

Mi chiedo invece se la società fosse a conoscenza dello spot e se lo avesse visionato "per approvazione" prima della messa in onda. Mi auguro che Pozzo and Co. fossero all'oscuro di tutto altrimenti ci troveremmo dinanzi all'ennesimo episodio, dopo le maglie di gioco divise a metà e il cambio del naming dello stadio, in cui si sono svenduti valori, tradizioni e colori di questa squadra. Perché questo spot è uno spettacolo indecoroso che ridicolizza noi tifosi friulani. 

Tante volte volte parliamo della Red Bull e della possibilità che l'arrivo in Friuli del toro rosso possa distruggere l'identità storica di questa Udinese. Già da tempo però la bianconera si è chinata di fronte alle esigenze del marketing. Club House, maglie con il blu della Dacia, stadio con un altro nome. La realtà dei fatti è questa, quel calcio romantico di una volta, nel quale tutti noi ancora crediamo, non esiste più. Tutto si compra e tutto si vende, compresa la nostra friulanità.

Vi chiedo se sia giusto rinunciare alla propria identità per soldi. A voi la scelta.

 


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