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Così ci piace

di Davide Marchiol

Dopo la sconfitta contro il Borussia Dortmund si era alzato un coro di negatività, frutto molto probabilmente più di quanto visto nei cinque anni passati più che per il poker in sè. Sta di fatto che molti temevano che questa squadra in realtà non fosse poi così forte come sulla carta. Dalla debacle contro i tedeschi quello che ha imparato di più e meglio è anche la persona più importante, ovvero mister Tudor. Il croato infatti non ha voluto continuare a battere il martello su un muro di ferro, ma ha deciso di portare qualche aggiustamento, pochi, ma sufficienti per cambiare nettamente il passo delle zebrette. Sicuramente anche i giorni di allenamento in più nelle gambe hanno aiutato, ma non bastano per spiegare un cambio così netto. Da squadra chiusa e passiva a undici solido e concreto davanti, è un passo grande.

Inizialmente c'è stata un po' confusione sul modulo, 4-3-3? 3-4-2-1? L'impressione è che fosse un 3-4-2-1 che in fase di non possesso diventava 4-5-1, con Opoku a scalare sulla linea dei difensori e i due trequartisti che si schiacciavano per dare una mano a Jajalo e Mandragora, in particolare Fofana ha fatto spesso la spola tra attacco e centrocampo per dar manforte nella zona nevralgica del campo. La novità più importante è stata l'assenza di Barak e Balic, in favore di Pezzella esterno sinistro e appunto il ghanese nell'inedito ruolo di esterno destro. Non era un semplice terzino perchè Opoku spesso è rimasto in avanti per tenere la squadra alta. Il fatto che senza Balic e Barak la squadra abbia girato meglio potrebbe essere una casualità, o il segnale che la loro forma fisica non è ancora accettabile. Tudor ha dato al primo gli ultimi venti minuti e al secondo giusto l'assaggio del finale di partita, il che, in un'amichevole dove si andava a stringere per dare più minutaggio a quelli che saranno almeno inizialmente i titolari, è un segnale importante.

Musso non è praticamente quasi mai entrato in partita, tranne che in un paio di circostanze puramente fortuite, dove sono stati fatti errori in impostazione banali, frutto, si spera, della stanchezza da preparazione, perchè sono defaillance assolutamente da cancellare in vista delle gare ufficiali. Pezzella è piaciuto molto, un vero esterno sinistro serve eccome e lo si è visto e, come prevedibile, Pussetto ha finalmente potuto giocare più vicino alla porta, trovando anche il gol. Con l'argentino e Fofana dietro a Lasagna l'Udinese è sembrata più viva. Lo stesso KL15 ha regalato un paio di colpi d'alta scuola e con il primo di questi ha trovato il gol dell'1-0. Da studiare la situazione sulla fascia destra. Opoku lì è stato sicuramente un esperimento particolare, vedremo se sarà ripetuto. Mandragora e Jajalo hanno dimostrato di poter convivere se c'è un centrocampista dinamico pronto a dar manforte, ovvero in questo caso Fofana, poi si dica arrivi anche Walace per averne due di giocatori dinamici ed evitare spiacevoli emergenze. Sulla difesa poco da dire, è stata anche poco stimolata.

Insomma, un'amichevole dove l'Udinese ha convinto, Tudor ha corretto la formazione proprio nei punti dove lasciava più dubbi, ottenendo risposte importanti, ora resta da lavorare, lavorare e lavorare, perchè l'undici forte c'è, mancano un paio di rincalzi e proprio a proposito di seconde linee, chi è fuori forma dovrà darsi una mossa a mettere fiato nei polmoni, perchè l'hombre in panchina è vertical e non sta tanto a metterti da parte se non sei utile alla squadra. Chi pensa di restare per vivacchiare è avvisato.


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