Conferenza stampa, Delneri:"Deve crescere il gruppo, non è un problema di individualità"
Queste le dichiarazioni di Delneri in conferenza:
“Come si esce dalle sconfitte. Abbiamo fatto poco in questi due giorni, ma analizzato tanto quanto fatto. Abbiamo conquistato 12 corner, abbiamo guardato quanto di positivo fatto. Di non positivo c'è sicuramente il risultato, ci manca quello per risollevare il morale. Dobbiamo essere anche positivi su quanto fatto. Pensando che un risultato importante con la Roma può ribaltare le cose.
Sull'infortunio di Danilo. Danilo si è fatto male molto prima di uscire, la contrattura è diventato stiramento, si vede già dall'ecografia che c'è un versamento. Vedremo con la risonanza magnetica cosa dirà, è in stampelle attualmente.
La difesa è ancora distratta. Dobbiamo ancora migliorare ancora molto là dietro, è un problema di conoscenza di adattamento tattico. Abbiamo cambiato per 4/5. Abbiamo preso gol sempre a difesa schierata, è un'aggravante, ma vuol dire anche che non prendi contropiedi. Bisogna migliorare dal punto di vista tattico. Siamo mancati noi, ma ci sono anche gli altri in campo. La bravura di Ljajic ha creato difficoltà. C'era un errore certo. Ci vuole mentalità, il lavoro determina anche l'allenamento. Scuffet non ha parato e i difensori non erano schierati, abbiamo lavorato su questo. Danilo ha fatto un recupero di 50 metri, chiaramente non si poteva neanche pretendere fosse lucidissimo.
Scuffet potrebbe star fuori. Vediamo. Non ha assorbito bene sicuramente la sconfitta, ma nessuno lo ha fatto, il gruppo è sempre respnsabile di quanto succede. L'errore deve farlo migliorare, deve dargli più attenzione.
Poche ore per valutare la condizione. Tutti stanno bene, tranne Pezzella che ha un po' di problemi al flessore, sono tutti pronti a giocare.
L'assetto. È una squadra che può variare la sua tattica durante la partita.
La Roma ha tante individualità importanti. Ha ricambi importanti, non avrà Schick, ma ha tanti giocatori di spessore, noi andiamo in campo a fare la nostra partita. Deve esserci una squadra che giochi serena, perchè sì sulla carta la partita è poco abbordabile, ma il calcio si gioca sempre in undici contro undici.
L'allenatore è sempre in discussione, ci si basa sui risultati. Io sono sereno, lavoriamo bene, non possiamo fare più di così. Dobbiamo cercare di cambiare le cose sul campo, ma nel nostro mondo è l'allenatore che risponde di quel che accade.
La squadra non è forse mediocre: Posso essere d'accordo o meno, io ho visto una squadra che gli si può dire tutto, ma non che non abbia costruito situazioni importanti. La squadra contro il Torino ha creato, non si può dire il contrario, Non abbiamo giocato solo nelle prime due giornate, quelle sono state pesanti. Nel secondo tempo abbiamo preso tanti contropiedi, dipende da tante cose quello che succede in campo. Sul secondo gol eravamo in sei a difendere.La valutazione del risultato poi cè, ma l'allenatore non può pensare solo al risultato.
Sulla squadra che va a corrente alternata. Ci sono anche gli altri in campo, in un tempo ti fanno giocare, nell'altro no. De Paul nel primo tempo aveva Molinaro a marcarlo, nel secondo tempo il marcatore era più stanco e quindi l'argentino ha avuto più spazi da sfruttare. Jankto ha giocato solo 45', era più fresco.
Danilo mancherà dopo tanto tempo per infortunio, Angella ha già dimostrato di poter prendere le redini della difesa.
La squadra all'ottavo posto ha sei punti, quindi non è lontana, il campionato è molto diverso dagli anni scorsi. Con il Genoa abbiamo vinto uno scontro diretto giocando bene e soffrendo. Le squadre che puntano agli stessi obiettivi hanno difficoltà come noi. Noi siamo usciti sempre a testa alta.
Fofana ancora non sembra in palla. Fofana deve ricominciare a prendere il passo con il campionato, noi vogliamo il Fofana dell'anno scorso, sta dando prestazioni meno, ma sta crescendo in allenamento. Io guardo l'allenamento e poi valuto i miglioramenti che ci possono essere in campo. Siamo in fase di recupero. Abbiamo questa partita qui, la Sampdoria, gare complicate. Però io conto sulla voglia di fare della squadra e sulla voglia di far gruppo. Nel calcio al di là della tattica e delle prestazioni conta tanto anche la psicologia, fare un buon risultato può svoltare la situazione.
Sul nuovo capitano. Avrà la fascia chi avrà più anni di esperienza con l'Udinese, non so chi perchè non so chi gioca. Voglio un leader carismatico, poi la tecnica in questo caso passa in secondo piano.
Sul turnover. Giocherà chi sta bene, non esiste turnover”.